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Figc e Lega Serie A, che rabbia: nessun aiuto dal Governo
Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto fiscale, escludendo tutte le sette richieste avanzate la scorsa estate in una lettera indirizzata al premier Mario Draghi (LEGGI QUI). Come ad esempio di riconoscere alle società sportive la sospensione e la rateizzazione dei versamenti fiscali e contributivi Irpef e Inps.
Fonti vicini al Sottosegretario parlano di bocciatura perché le richieste andavano oltre il 2021, dunque dopo la fine dello stato di emergenza. Altri parlano di un ritardo da parte del Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, nell'inviare la norma da valutare. Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, il provvedimento in questione non è arrivato al preconsiglio dei ministri di giovedì sera perché il Dipartimento per lo Sport l'ha inviato al Mef (il cui capo di gabinetto è il numero uno della Procura Figc, Giuseppe Chinè) quella stessa mattinata e non ci sarebbe stato il tempo necessario per valutarlo, tanto che al momento si troverebbe ancora in istruttoria.
In ogni caso la partita non è ancora chiusa e già settimana prossima sono previsti nuovi incontri. Possibile un intervento in fase di conversione del decreto legge sul fisco, infatti ci saranno delle modifiche nei 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale: la strada potrebbe essere quella di un emendamento in commissione fatto proprio dal governo. La Vezzali spera di poter inserire anche la sterilizzazione del taglio da 19 milioni di euro alle federazioni sportive.
In vista della prossima Legge Finanziaria di Bilancio si punta poi alla sospensione del decreto Dignità, che vieta ai club la sponsorizzazione di società di scommesse. Senza dimenticare gli investimenti del Recovery Plan, che riguardano anche lo sport: 300 milioni di euro per le palestre, 700 milioni per l'impiantistica sportiva.