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Fifa, UFFICIALE: Ecuador sotto inchiesta per il passaporto di Castillo e Mondiale in Qatar a rischio. Ripescata l'Italia?
ESPULSIONE? - Le federazioni di Ecuador e Cile, ma anche quella del Perù sono state infatti ufficialmente convocate dalla Commissione Disciplinare per analizzare il caso e le rispettive posizioni, ma se fosse conclamata la violazione dei regolamenti per la nazionale dell'Ecuador potrebbe arrivare la più pesante delle conseguenze ovvero l'esclusione o espulsione dal prossimo Mondiale di Qatar 2022.
L'ITALIA RIPESCATA? - Una sanzione di questo tipo porterebbe la Fifa a dover scegliere d'ufficio una sostituta e, sebbene la protesta del Cile sia indirizzata a promuovere ufficialmente la propria nazionale ai Mondiali senza passare day playoff in programma a giugno (e che vedrebbero confermata la presenza del Peru), la scelta potrebbe essere differente perché la Commissione Disciplinare potrebbe promuovere semplicemente la Federazione più alta in ranking rimasta esclusa oggi dalle qualificazioni. Oggi la Nazionale non qualificatasi ai Mondiali di Qatar 2022 più alta in ranking è proprio l'Italia che guarda da spettatrice interessata l'evolversi della vicenda.
IL COMUNICATO - Come recentemente confermato dalla FIFA, la Federcalcio cilena ha sporto denuncia presso la Commissione Disciplinare FIFA, nella quale presenta varie accuse circa la possibile falsificazione degli atti che conferiscono la nazionalità ecuadoriana al giocatore Byron David Castillo Segura, nonché l'eventuale mancato rispetto da parte di detto calciatore dei criteri di convocazione per partecipare con la nazionale della Federcalcio ecuadoriana (FEF) a otto partite di qualificazione, corrispondenti alla fase preliminare della Coppa del Mondo FIFA 2022 in Qatar. Alla luce di quanto sopra, la FIFA ha deciso di avviare un procedimento disciplinare in relazione alla possibile violazione da parte di Byron David Castillo Segura dei criteri di convocazione per le partite indicate. In questo contesto, la FEF e la Federcalcio peruviana sono state invitate a presentare le loro posizioni davanti alla Commissione Disciplinare FIFA".