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    FIFA, cartelloni per Infantino: 'Migliaia di vittime migranti. Risarcisci le famiglie'

    FIFA, cartelloni per Infantino: 'Migliaia di vittime migranti. Risarcisci le famiglie'

    • Gabriele Stragapede
    Le polemiche sui Mondiali in Qatar continuano a non cessare. La FIFA, nella figura di Gianni Infantino, prosegue con la sua posizione fortemente divisiva sul tema dei diritti umani. Lo stesso presidente, prima dell’inizio della rassegna iridata aveva difeso il paese qatariota dalle pesanti accuse mosse nei suoi confronti: "Siamo stati pesantemente criticati. Oggi ho belle sensazioni: oggi mi sento del Qatar, mi sento arabo, africano, gay, lavoratore immigrato, migrante, disabile. Ricordo i miei genitori, che da immigrati hanno lavorato duramente, alle frontiere, cercando lavoro in Svizzera. Ricordo come questa categoria veniva trattata alle frontiere, quando volevano le cure mediche. Quando sono diventato presidente della Fifa, ho voluto vedere qui le sistemazioni dei lavoratori stranieri e sono tornato alla mia infanzia. Sono arrivato a Doha mi sono ricordato della mia infanzia e ho detto: 'Questo non va bene, dobbiamo fare qualcosa'. Ma come la Svizzera a poco a poco è diventata un esempio di integrazione e inclusione, così sarà per il Qatar che ha già fatto progressi". Una reazione era solo da attendersi.

    CARTELLONI A BRIGA – Nella giornata di ieri, a Briga – paese che ha dato i natali a Gianni Infantino – sono comparsi alcuni cartelloni dalle scritte a dir poco eloquenti: "Infantino: i tuoi famigliari sono stati migranti. Migliaia di persone come loro sono state vittima di questo Mondiale. Risarcimenti subito". Il diktat è chiaro. Si chiede un risarcimento per tutte le migliaia di lavoratori migranti sfruttati per costruire stadi ed infrastrutture in Qatar, in vista della Coppa del Mondo. L’azione è stata avviata da Avaaz, movimento impegnato a sostenere la difesa dei diritti umani nel mondo.

    NIENTE DI NUOVO - Una notizia che fa eco all’ennesimo lavoratore che ha perso la vita in Qatar. Un operaio filippino è deceduto mentre stava lavorando su un carrello elevatore nel resort che ospitava la nazionale dell'Arabia Saudita, come anticipato da The Athletic. La FIFA ha commentato così l’accaduto: “Siamo profondamente rattristati da questa tragedia ed i nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alla famiglia del lavoratore”. I Mondiali in Qatar si macchiano di un nuovo episodio. Le polemiche sono destinate a non finire.

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