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    Fifa 23, scoppia la polemica: il caso che ha fatto infuriare la community

    Fifa 23, scoppia la polemica: il caso che ha fatto infuriare la community

    I tanti appassionati di FIFA 23 sono furiosi con Electronic Arts, ma questa volta non ci sono di mezzo valutazioni contestate o bug del celebre gioco. Al centro di tutto c'è Ivan Toney. Lo scorso 26 maggio, l'attaccante del Brentford e della Nazionale è stato sospeso per otto mesi dalla Football Association per reati legati alle scommesse: nel dettaglio, Toney ha ammesso di aver commesso 232 violazioni delle regole sulle scommesse e ciò ha spinto la FA a interdirlo da ogni attività calcistica fino al 16 maggio 2024 (potrà solo allenarsi). Ma cosa c'entra Toney con la rabbia della community di FIFA?

    Tutto si riconduce ai provvedimenti di EA che, in seguito alla sospensione, ha deciso di rimuovere la stella del Brentford da FIFA 23. Una mossa che ha scatenato la rabbia dei videogiocatori che hanno subito attaccato l'azienda nord americana, definendola 'ipocrita' e 'patetica'. Il motivo? Electronic Arts è sua volta accusata da diverso tempo di promuovere il gioco d'azzardo tramite Ultimate Team, la modalità più celebre della collana di giochi calcistici di casa EA. Una tesi portata avanti anche da un celebre content creator su Twitch come LukeDutchh: "FIFA promuove letteralmente il gioco d'azzardo per i bambini. Tutta questa storia è davvero patetica. Per non parlare del fatto che, ancora oggi, credono che i bottini non siano gioco d'azzardo. I più grandi ipocriti di tutti i tempi".
     

    Non è la prima volta in cui EA rimuove carte dei giocatori (al di là di quelli deceduti in segno di rispetto) per problemi legali nel mondo reale. Era successo a Mason Greenwood su FIFA 22 dopo essere stato arrestato per violenza sessuale, accuse poi ritirate all'inizio di quest'anno. La vicenda Toney rilancia però soprattutto il tema del gioco d'azzardo e della gestione di FUT. La modalità è stata oggetto di severi controlli in alcuni Paesi e qualcuno si è spinto oltre, definendola puro gioco d'azzardo o bandendola. A febbraio, ad esempio, un tribunale austriaco ha stabilito che i pacchetti Ultimate Team di FIFA sono un gioco d'azzardo illegale, in una causa intentata contro Sony da un diciassettenne che aveva speso oltre 300 euro per le carte acquistate nella modalità. Una linea che l'Australia è pronta a seguire apprestandosi a introdurre leggi più severe in materia di loot box e gioco d'azzardo simulato: l'intenzione è di imporre che i titoli con gioco d'azzardo simulato siano riservati ai soli adulti. Insomma, dalle iniziali accuse di essere un gioco pay to win si è passati a un piano decisamente più complesso e ricco di complessità, il tutto alla vigilia della storica separazione tra FIFA e Electronic Arts, che nelle prossime settimane lancerà EA SPORTS FC, il primo titolo in solitaria dopo la trentennale collaborazione con la federazione calcistica mondiale.

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