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Festa del Papà, Pagliuca racconta Mattia a CM: 'Non ha fatto il portiere perché ha i piedi buoni. Pronto al salto'
CRESCITA E RUOLO - Classe 2002, nasce e cresce a Bologna perché Gianluca stava vivendo in Emilia gli ultimi anni della sua carriera. Nonostante le opportunità di accasarsi in diversi settori giovanili, fra cui anche quello dell'Inter, storica ex-squadra del portiere della Nazionale, la scelta ricade sulla permanenza a Bologna dove Gianluca ha anche la chance di allenare nelle giovanili i baby portieri dei rossoblù. Oggi fisicamente ricorda il padre, 1 metro e 88 di altezza e fisico strutturato, ma fino agli under 17, la crescita non era stata così dirompente. Per questo agli inizi gioca fra treqauti e centrocampo, poi di colpo il boom, e Luciano Zauri allora allenatore delle giovanili bolognesi, che decide di spostarlo al centro dell'attacco.
MAI IN PORTA - In Primavera segna tanto, poi lo stop del campionato per il covid frena la crescita di tutti quei ragazzi e, nonostante Mihajlovic lo faccia esordire in Serie A al termine dello scorso campionato, Pagliuca si ritrova ancora un anno in Primavera per completare il suo percorso. Un percorso che cambia perché Luca Vigiani in panchina lo riporta in un ruolo più da trequartista puro o, all'occorrenza, anche da mezzala. "Non ha fatto il portiere perché rispetto a me ha i piedi molto più buoni - ci ha raccontato Pagliuca -. Io sono convinto che alla fine di quest'anno per lui la cosa migliore sia andare a giocare. Sicuramente è pronto, dobbiamo fare la scelta giusta".
Un papà orgoglioso, ma mai accondiscendente. Auguri anche a Gianluca in questo 19 marzo e in bocca al lupo a Mattia.