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Ferrero: 'Io e Ranieri vogliamo il bene della Samp. Non parlo più della cessione, l'errore con Di Francesco...' VIDEO
CESSIONE SOCIETARIA - "L'unica cosa bella di questa storia è che non sentirete nulla. Il mister ha detto una grande cosa: tutti voi vi siete creati un alibi che non esisteva, ne abbiamo parlato troppo. Io sono il titolare della Samp, non ho mai lavorato pensando che ero il presidente uscente. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare: c'è stata una richiesta, non è andata in porto. Ora non ne vorrei parlare più. Pensiamo alla Sampdoria, basta parlare di tarantelle. Qui c'è gente che lavora tutti i santi giorni. Ne avete parlato troppo. Parliamo di sport".
ACQUISTI A GENNAIO - "Il mister lo ha spiegato in cento modi, la Samp è una grande azienda: abbiamo un mister che vi ha risposto, sta valutando se ci sarà bisogno di aggiunte, non credo, noi saremo sempre sul pezzo per un futuro migliore".
TOTTI E CASSANO - "Hanno consigliato Ranieri? Stabiliamo una cosa molto importante: con loro parlo sempre ma non mi devono indicare la via del sole. Siamo quattro persone, viviamo come un team e non abbiamo bisogno di chiedere fuori. fuori. Ranieri lo abbiamo visto diversi anni fa perché Romei è un suo ammiratore. Oggi gli Dei si sono incontrati: siamo due romani che vogliono il bene della Sampdoria. Abbiamo dimostrato che sappiamo fare senza avere nessuno che ci deve venire a dire niente. Se poi si parla del mister, tutti gli vogliono bene".
SFIDA PIU' IMPORTANTE - "Siamo alla settima partita, dobbiamo ancora farne trentuno e abbiamo un signore che ha tutte le carte in regola. Sono molto sereno".
PARTENZA SIMILE A QUELLA DEL PRIMO GIAMPAOLO - "Ogni campionato è a sé e ogni squadra ha una partenza. Noi ne abbiamo avuta una un po' incerta ma non sono da paragonare: Quando arrivò Montella avevamo 16 punti e ci siamo salvati all'ultimo ma non c'era questo accanimento. Con Di Francesco forse l'errore è stato convincerlo".