Getty Images
Ferrero, 121 milioni di debiti: la cessione della Sampdoria è la soluzione?
Da qui sarebbe arrivata la richiesta di 'concordato preventivo', uno strumento del diritto fallimentare a cui può ricorrere un debitore in stato di crisi o di insolvenza, per tentare il risanamento attraverso continuità imprenditoriale ed eventualmente tramite la cessione dell'attività, oppure liquidando il proprio patrimonio e utilizzando il ricavato per ripianare i crediti.
La Sampdoria in tutto questo non rischierebbe il fallimento, che invece è un'eventualità per la società di Ferrero. Il Viperetta secondo l'emittente genovese si troverebbe quindi ad un bivio: affinchè la richiesta di concordato risulti credibile, abbastanza da essere accolta dai giudici, dovrà scegliere se vendere il proprio patrimonio immobiliare (con particolare riferimenteo ai cinema) oppure la Sampdoria. Ciò consentirebbe all'imprenditore romano di racimolare la liquidità necessaria per soddisfare i vari creditori. Bisogna inoltre tenere conto che i cinema, per ottenere un cambio della destinazione d'uso, hanno necessità di un tempo minimo non inferiore ai cinque anni. L'orizzonte temporale dunque pare evidentemente troppo lontano per Ferrero, che sarà chiamato a fronteggiare la situazione tra i 90 e i 180 giorni.
La soluzione più immediata potrebbe quindi essere rappresentata dalla cessione della Sampdoria, anche perchè l'ex presidente Garrone non sarebbe disponibile a sottoscrivere eventuali fidejussioni. L'ex numero uno blucerchiato potrebbe invece partecipare con un ruolo di mediazione in presenza di una trattativa seria per la cessione, un po' come fatto a suo tempo con il gruppo Vialli.
Sempre stando a Primocanale, all'orizzonte ci sarebbero nuovi potenziali acquirenti per il club, attenti all'evolversi della situazione. Si tratterebbe di soggetti importanti, uno in particolare, pronti ad approfittare delle tempistiche a sfavore del Viperetta. Il rischio per Ferrero sarebbe quello di perdere anche la Sampdoria, che potrebbe essere rilevata direttamente dal Tribunale se la richiesta di concordato preventivo dovesse essere respinta.