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Ferraris: il Genoa mette sul tavolo 100 milioni. Ora la palla passa alla Sampdoria
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I lavori di riqualificazione dello stadio cittadino, progettati da tempo ma ancora fermi al palo, stanno dividendo il popolo del pallone nella Superba. Pungolati nei giorni scorsi dal sindaco Marco Bucci sulla necessità di giungere presto a una soluzione sulla vicenda per poter permettere all'impianto di Marassi di poter ospitare le gare dell'Europeo 2032, Genoa e Sampdoria sembrano viaggiare al momento su binari paralleli diretti a destinazioni differenti. Colpa delle situazioni diametralmente opposte in cui versano le rispettive società.
Come spiega stamane Il Secolo XIX, da una parte c'è quella rossoblù che, forte della presenza alle sue spalle della holding statunitense 777 Partners, vorrebbe iniziare quanto prima i lavori di ammodernamento dello stadio. Nei giorni scorsi l'amministratore delegato del Grifone, Andres Blazquez, a tal proposito ha rivelato la disponibilità del gruppo di cui fa parte a mettere sul tavolo 100 milioni di euro. Dall'altra ci sono però i blucerchiati che, pur volendo a loro volta far parte del progetto elaborato dallo studio dall'architetto Hembert Penaranda, devono contestualmente fare i conti con una situazione finanziaria ancora precaria dopo il passaggio di proprietà del club della scorsa primavera e le diverse questioni ancora irrisolte.
In tutto questo il tempo scorre e la dead-line fissata dall'Uefa per conoscere l'elenco degli stadi potenzialmente disponibili a ospitare le gare dell'Europeo italo-turco si avvicina. Il rischio concreto è che tutto si risolva in uno stallo che escluderebbe lo stadio più antico d'Italia dall'evento più importante nel nostro Paese dai tempi di Italia '90.