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Lewandowski: quel comunicato del Genoa e la miopia dei club italiani
Il 14 aprile del 2010, sul sito ufficiale del Genoa si leggeva la seguente nota: "In relazione a indiscrezioni di stampa pubblicate in data odierna da taluni organi d’informazione, il Genoa Cfc smentisce categoricamente di aver raggiunto un accordo relativo alla futura acquisizione delle prestazioni sportive dell’attaccante polacco Robert Lewandowski. La Società ribadisce al contempo che notizie aventi a oggetto la prossima campagna acquisti verranno comunicate, nei tempi e nei modi consentiti dalle normative in vigore, esclusivamente mediante il proprio sito ufficiale".
Forse basta questo esempio per esemplificare e ridurre all'osso la differenza attuale fra il calcio italiano e quello tedesco. Robert Lewandowski, autore di quattro gol nel 4-1 del Borussia Dortmund contro il Real Madrid in semifinale di Champions League, nel 2010 fu davvero molto vicino al Grifone. Ma poi improvvisamente saltò tutto e l'attaccante polacco passò dal Lech Poznan al Borussia Dortmund per 4,75 milioni di euro. Ora vale dieci volte quella cifra, se è vero che il Bayer Monaco, che si è visto rifiutare un'offerta di 25 milioni di euro (oggi il comunicato ufficiale del Dortmund), alla fine potrebbe acquistarlo per una cifra che potrebbe essere non molto lontana dai 40 milioni di euro.
Ma più che il Genoa, naturalmente, sul banco degli 'imputati' ci sono i grandi club del calcio italiano. Il Napoli, ad esempio, seguì Lewandowski nel 2008, ma gli preferì Denis e Hoffer (otto presenze e nessuna rete). La Juventus, invece, si accorse del bomber polacco solo l'estate scorsa, quando Antonio Conte andò a vederlo di persona agli Europei. Troppo tardi, il prezzo era già lievitato: bisognava pensarci prima...