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Felipe Anderson, calvario finito: gol in partitella, nella Lazio non può star fuori
IL LUNGO CALVARIO - Lo stop per infortunio è durato tanto. A fine luglio, dopo che Felipe aveva fatto in tempo a giocare (e anche bene) le prime amichevoli stagionali dei biancocelesti, il verdetto: tendinopatia inserzionale calcifica cronica a carico dell’adduttore sinistro. Un infortunio che inizialmente pareva cosa di poco conto, tanto che Felipe pensava di rientrare già in Supercoppa contro la Juve il 13 agosto. Il problema, invece, si è rivelato molto più grave. In pratica lo staff medico della Lazio ha dovuto curare quella che era una sorta di pubalgia, aggravata dalla sua cronicità. Lo staff di Inzaghi si è messo con la massima prudenza, altrimenti il rischio ricadute sarebbe stato elevatissimo. Per Felipe il calvario è stato lungo, tanto che ha iniziato a postare foto in bianco e nero spiegando così la propria decisione: "Le foto in bianco e nero? C’è un collegamento col difficile momento che sto vivendo. Stiamo lavorando con il club per un recupero veloce e perfetto. Non sono triste, ho scelto queste foto per mostrare il contesto del mio duro lavoro".
INTOCCABILE - Non è stato facile, ma adesso Felipe Anderson è tornato. Il brasiliano continua a lavorare col gruppo e si appresta a vivere dalla panchina il derby di Roma di sabato 18 novembre: la sua convocazione è praticamente scontata. "Al derby ci sarò", ha confermato lui stesso nei giorni scorsi. Le foto in bianco e nero su Instagram hanno le ore contate: presto torneranno ad esserci quelle a colori. Simone Inzaghi stravede per Felipe ed è pronto a rigettarlo nella mischia. Già nel derby? È presto per dirlo, ma alla lunga il brasiliano giocherà, nonostante questa Lazio ad oggi sembri composta da intoccabili. Da spalla di Ciro Immobile, al posto di Luis Alberto, da esterno destro al posto di Dusan Basta o Adam Marusic o da esterno sinistro per Senad Lulic: Inzaghi deve trovargli una collocazione tra i titolari. Felipe Anderson, vero e proprio trascinatore delle annate più "buie" della Lazio, non può stare fuori. Anche a costo di cambiare sistema di gioco, perché Felipe non può essere un "panchinaro". E le 36 partite su 38 disputate nello scorso campionato lo testimoniano. A 23 anni, Felipe Anderson ha ancora molto da dare Lazio e non solo: le sirene di mercato dall'estero non sono mai mancate. E presto potranno riprendere a suonare.
È il momento della partitella: subito in gol @F_Andersoon #FormelloLive #TrainingSession pic.twitter.com/4VXtQkfHYN
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio) 10 novembre 2017