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Il fratello di Giampaolo a CM: 'E' pronto al grande salto. Per il dopo Sousa...'
La Sampdoria di Marco Giampaolo sta rispecchiando le attese di inizio campionato?
"Penso di sì, ricordo che all’inizio della stagione la Samp era una delle possibili squadre a rischio retrocessione, avendo venduto parecchi giocatori importanti e avendo fatto tante scommesse sui giovani. La serie A è molto difficile, ma penso che abbia superato in pieno le attese e stia facendo un campionato se non al di sopra, quantomeno in linea con quanto sperato".
La dote principale di suo fratello è quella di trasformare in ottimi anche i buoni giocatori?
"Sì, può essere una dote rilevante però può trasformarsi anche in un’arma a doppio taglio, non sempre un giocatore giovane può diventare forte, in questo tipo di programmazione ci sono anche dei rischi che un allenatore corre. Per ottenere risultati è importante avere una buona organizzazione e conoscenza del gioco. Un giovane che viene messo in una squadra dove i meccanismi funzionano bene viene agevolato e la bravura di mio fratello è che in un contesto di squadra anche uno alle prime armi riesce a valorizzare i propri mezzi. Di contro però, se si etichetta uno come valorizzatore di giovani, sembra che lo si vada a cercare solo per quelle caratteristiche, mentre sappiamo che in una squadra poi servono anche calciatori affermati".
Arrivato a questo punto, per Marco Giampaolo può essere il momento del salto di qualità?
"Lui alla Samp sta benissimo, mi ha sempre detto che si vive e si lavora bene. Marco viene da una gavetta molto lunga, è stato avvicinato da diverse squadre importanti e penso che abbia tutte le carte in regola per fare questo salto di qualità. Ora non so quali sono le sue prospettive, so solo che alla Samp si trova molto bene ed ha un altro anno di contratto; credo che sia una programmazione un po’ a lunga scadenza e per questo penso che rimarrà lì, per dare continuità al lavoro".
A Firenze invece c’è un Paulo Sousa in uscita: siamo all’epilogo dell’avventura?
"Sousa ha dimostrato di essere un grande allenatore, la Fiorentina gioca un bellissimo calcio, l’anno scorso spettacolare, quest’anno un po’ meno. Si vede però la mano dell’allenatore, è un tecnico da grande club e non so fino a che punto la Fiorentina possa privarsi a cuor leggere di un allenatore così".
Un binomio Giampaolo-Fiorentina è ipotizzabile per il prossimo futuro?
"È normale che quando un allenatore fa bene ci sia visibilità e le squadre iniziano a interessarsi. Marco è stato accostato a Roma e Juventus in passato, poi ha avuto la grande capacità di ricominciare dalla Lega Pro con la Cremonese: io penso che lui abbia dimostrato di avere le carte in regola per guidare anche un top club, poi si sa che nel calcio ci sono tante variabili. Per mio fratello è importante trovarsi in una società dove si possa lavorare con gente competente, alla Samp ha trovato questo e sono convinto che trovandosi bene sicuramente continuerà a Genova anche la prossima stagione".