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Fassone: 'Milan indietro rispetto alla Juve: dobbiamo prendere spunto da loro. Sulle squadre B e lo stadio di proprietà...'
SECONDE SQUADRE - "Le seconde squadre daranno la possibilità di valutare i giovani in un discorso Under 21, più che Under 19. Non sappiamo ancora se riusciremo a iscrivere una squadra B l'anno prossimo ma siamo molto favorevoli".
CALCIO ITALIANO - "La crisi del calcio italiano parte da due fattori a metà anni 2000: Calciopoli e il conseguente cambio di gestione a livello di Lega, e la mancata assegnazione di Euro2012, che avrebbe dato un grande impulso alle infrastrutture e al rinnovamento degli stadi".
SAN SIRO - “Il tema delle infrastrutture è uno dei cardini su cui poggia il libro di Marco Bellinazzo. Calciopoli ha avuto riflessi dal punto di vista delle gestioni della Lega e la clamorosa sconfitta dell’Italia per l’assegnazione degli Europei del 2012. Quell’insuccesso, della nostra politica, ha determinato un rallentamento clamoroso che solo la Juve ha saputo bloccare: che Inter e Milan debbano lavorare, insieme e non insieme (e su questo c’è un dibattito) per sviluppare i ricavi va fatto. Su Milano: sta vivendo un momento storico positivo è importante, ed è arrivato il momento che possa avere due stadi. Se quella sia la strada giusta non so, i pro li ha descritti bene Antonello, i contro è essere l’unico club europeo che condivide uno stadio, che ti porterebbe comunque a non avere mai una tua casa. Dall’altra parte S.Siro è S.Siro, chiunque decida di lasciarlo deve ragionarci bene. Se siamo bravi a seguire il dettato della nuova legge dai 12 ai 18 mesi si può costruire: entrò il 2022-23 potremmo avere così uno stadio nuovo o rinnovato per i nostri tifosi”.
DIRITTI TV - “La percentuale dei nostri ricavi rispetto ai diritti è sovrabbondante: ora siamo stati avvicinati e superati da tutti gli altri competitor, l’affare completato dalla Ligue1 qualche giorni fa va a posizionare una nuova asticella sopra di noi, ora siamo la Cenerentola dei diritti Tv. Non ha funzionato il nostro modello, il prodotto calcio che abbiamo offerto negli ultimi anni poteva essere migliore; in più, il modello di offerta è transitato dai competitor delle grandi Tv, senza mai permettere l’ingresso di grandi telecomunicazioni come avvenuto altrove. Il canale gestito in autonomia dalla Lega, guardato favorevolmente dal Milan, avrebbe potuto permettere una crescita importante: c’è comunque la volontà politica di ogni club per tornare a crescere comunque”.