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Fassone: 'All'Inter piace Torres'
Il dg dell'Inter Marco Fassone, intervistato da Radio Deejay, ha parlato dell'attualità nerazzurra e ha toccato anche alcuni temi di mercato: "Torres? Alcuni nomi sono circolati e lo stesso presente ha ammesso che interessano. Moratti ha un'influenza che va ben oltre il 30%, vale ben di più del numero".
Che fase sta vivendo l'Inter?
"Non so nemmeno se definirla di transizione. Sportivamente siamo al termine di un ciclo straordinario, economicamente delicata dove si sta risanando. Diciamo che siamo tra la transizione e l'inizio di un ciclo nuovo".
Su Icardi e la scarsa professionalità: "E' un giocatore di grande talento, certamente lo abbiamo ripreso".
Sul suo rapporto con i tifosi: "Abbiamo avuto colloquio, una chiacchierata. Per via del mio passato so di dover lavorare al 150% rispetto a un dirigente normale, ma poi parlano i numeri".
Sull'avvento di investitori stranieri in Italia: "Il nostro sistema calcistico ha avuto un abbassamento di livello perciò si può comprare a meno e questo porta gli investitori stranieri ad avvicinarsi ai club. L'evoluzione che stanno dando Roma e Inter in questa direzione è accertata: si vede che rispetto alle altre la velocità è diversa".
Su Mazzarri: "Lo conosco bene, lo vedo come allena e come gestisce lo spogliatoio. L'Inter ha avuto risultati altalenanti negli anni e il mister ha colpe fino un certo punto. Mazzarri sta gestendo e pianificando bene e non puoi metterlo in discussione per i risultati e la carriera fatta. Chiaro che il cambio di gestione all'interno di una società sia una delle cose più traumatiche e non solo per l'allenatore. Non gli abbiamo dato obiettivi, abbiamo chiesto al mister di ottenere con la rosa a disposizione il massimo possibile. Evidente che nell'ultimo mese il presidente abbia posto come traguardo il ritorno in Europa perché sarebbe problematico star fuori 2 anni di fila anche per la parte economica".
Perché non escono fuori rivelazioni italiane in Champions League? "Premesso che è molto bello vedere delle outsider arrivare a competere con le grandissime per quel che ci riguarda e fare come loro dovremmo cambiare filosofia".
Che fase sta vivendo l'Inter?
"Non so nemmeno se definirla di transizione. Sportivamente siamo al termine di un ciclo straordinario, economicamente delicata dove si sta risanando. Diciamo che siamo tra la transizione e l'inizio di un ciclo nuovo".
Su Icardi e la scarsa professionalità: "E' un giocatore di grande talento, certamente lo abbiamo ripreso".
Sul suo rapporto con i tifosi: "Abbiamo avuto colloquio, una chiacchierata. Per via del mio passato so di dover lavorare al 150% rispetto a un dirigente normale, ma poi parlano i numeri".
Sull'avvento di investitori stranieri in Italia: "Il nostro sistema calcistico ha avuto un abbassamento di livello perciò si può comprare a meno e questo porta gli investitori stranieri ad avvicinarsi ai club. L'evoluzione che stanno dando Roma e Inter in questa direzione è accertata: si vede che rispetto alle altre la velocità è diversa".
Su Mazzarri: "Lo conosco bene, lo vedo come allena e come gestisce lo spogliatoio. L'Inter ha avuto risultati altalenanti negli anni e il mister ha colpe fino un certo punto. Mazzarri sta gestendo e pianificando bene e non puoi metterlo in discussione per i risultati e la carriera fatta. Chiaro che il cambio di gestione all'interno di una società sia una delle cose più traumatiche e non solo per l'allenatore. Non gli abbiamo dato obiettivi, abbiamo chiesto al mister di ottenere con la rosa a disposizione il massimo possibile. Evidente che nell'ultimo mese il presidente abbia posto come traguardo il ritorno in Europa perché sarebbe problematico star fuori 2 anni di fila anche per la parte economica".
Perché non escono fuori rivelazioni italiane in Champions League? "Premesso che è molto bello vedere delle outsider arrivare a competere con le grandissime per quel che ci riguarda e fare come loro dovremmo cambiare filosofia".