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Fassone: 'Accordo con Donnarumma e famiglia, non con Raiola. Commissioni, benefit e clausole, ecco cosa chiede'
Il nodo è la clausola rescissoria? Il pacchetto è ampio, comporta una retribuzione, dei benefit, delle clausole, una commissione, delle possibili clausole sulla futura vendita del giocatore. Uno o due giorni? Era una mia stima, non faccio più aut aut. Credo di aver imparato a gestire situazioni come queste non con la pancia, ma con la razionalità. Ci sono due ragionamenti che mi hanno guidato. Gigio è uno dei migliori portieri al mondo; farlo andar via alla fine dell’anno comporterebbe la perdita di un patrimonio. Ecco perché ho scelto di andare avanti, fermo restando che a un certo punto si pone un’asticella, non si può andare oltre a un sano compromesso».
DE SCIGLIO - La precedente proprietà poteva fare di più? Non ho idea, ho trovato due giocatori importanti in scadenza nel 2018 (l’altro è De Sciglio, ndr), immagino che prima di aprile siano stati fatti tutti i tentativi per prolungare. Gli agenti troppo forti? Un po’ di responsabilità ce l’hanno i club. Se una società non è strutturata, un agente bravo può influenzare le sue scelte di mercato. Se un club ha invece una policy chiara, l’agente svolge un servizio utile e se la commissione non è enorme, va bene. Il problema è se le percentuali sono troppo alte, ma di nuovo cediamo noi società, non ci obbliga nessuno ad accettare".
YONGHONG LI - "È molto diverso da quelli a cui siamo abituati. Sarà molto meno visibile. Non è un imprenditore con un’unica azienda, è un investitore, che ha asset importanti e diversificati tra loro, viaggia moltissimo e ha base in diverse città della Cina. Ha un team di lavoro che lo segue, il cui braccio destro è Li Han, che io sento tutti i giorni. Mr Li, invece, lo sento una volta al mese. È convinto che il Milan possa aiutarlo per gli affari nel suo Paese: è la squadra più amata in Cina. La prima volta che gli ho parlato? Era il 5 agosto, lui era reduce da Villa Certosa. Mi aveva già scelto senza vedermi. In 10 minuti mi ha spiegato il suo pensiero, mi ha detto che conosce poco il calcio, ma è molto bravo negli affari. Mi ha chiesto se potevo garantirgli in poco tempo un Milan che torni a giocare la Champions e mi ha detto che mi avrebbe supportato".
CHAMPIONS - "Il mio lavoro è proprio far sì che l’investimento non si bruci in virtù di un risultato sportivo che non arriva. Il nostro piano è cauto, prevede di metterci anche più tempo. Se mancassi la Champions per due anni di fila, avrei qualche grattacapo in più".
ANTI JUVE - "Non oso contare i punti di distacco che abbiamo preso negli ultimi anni. Mi piacerebbe che in due mesi si colmasse questa distanza, ma sappiamo che il primo anno è sempre irto di difficoltà. Anti Juve? Il Napoli, perché non si è indebolita, è rodata, ha il gioco che mi ha divertito di più".
INDEBITAMENTO - "Il Milan che ho trovato io aveva 75 milioni di debiti che abbiamo trasferito dalle banche al fondo Elliott, che è un po’ più caro, gli interessi sono al 7,7%. Poi abbiamo emesso un bond di 50 milioni per far fronte alle esigenze del mercato estivo. In tutto 120 milioni di debito, su oltre 200 di fatturato: è estremamente contenuto rispetto ad altri club. Non solo. La stagione 2017-2018, visti gli ingenti investimenti, avrà ancora perdite significative e mr Li vi farà fronte con un aumento di capitale".
TENUTA PROPRIETA' - "L’acquisizione del Milan è costata oltre un miliardo. Pensare che possa essere fatta senza leve finanziarie mi sembra difficile. E poi mr Li ha dovuto cambiare in corsa il piano per gli ordini del governo".
MONTELLA - "Per noi è molto bravo: Mirabelli mi faceva notare che si vedeva la sua mano dal punto di vista tecnico, io vedevo come riusciva a tenere la barra dritta in una fase di transizione in cui venivano meno riferimenti trentennali".
SPESA - "Direi circa 100 milioni. Ora spero di prendere un altro giocatore (Conti, ndr), poi tireremo una linea e penseremo alle uscite. Una rosa ipertrofica non aiuta l’allenatore. Infine vedremo che budget resta".
BIGLIA E KALINIC - "Ci piacerebbe fare altre operazioni, ma non devono essere forzate. Biglia è in stand by, Kalinic ora lasciamo tranquilla la Fiorentina. E poi abbiamo già molti attaccanti".
BERLUSCONI - "Lo sento spesso, ed è molto prodigo di consigli".
COME STA IL MILAN - "Negli ultimi anni ha faticato, ma ha un dna da grande club, come una macchina molto potente che è stata in garage impolverata e ha voglia di tornare a correre".
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