Gli preferiamo solo un altro Presidente, che, per ironia della sorte, è il suo antagonista “naturale”. Il nostro preferito, per ora, è James Pallotta. Per una ragione: gli altri saranno bravi, insulsi, loquaci, “gaffeurs”, lui è unico. Semplicemente perché non c’è. Non si sente, si vede poco, parla pochissimo. E’ un Presidente che, se interviene lo fa sempre a proposito e senza protagonismo: forse è un Presidente metafisico. Detto questo, in flagrante contraddizione, continuiamo a subire il fascino rapinoso del suo opposto, Claudio Lotito, che invece è troppo umano. Sentito oggi a “Un Giorno da Pecora” della Rai, è stato sublime. A chi gli chiedeva se la Roma potesse vincere il campionato, ha risposto: “E’ tecnicamente impossibile. Tecnicamente, non oniricamente”. E sulla possibile vittoria della 'Maggica' ha sfidato il Vicepresidente della Camera, l’ultraromanista Giachetti: “Se la Roma vince io dò le dimissioni, ma se non vince le dimissioni le dà lei”. Tramortito, Giachetti ha preso tempo, dicendo che “sì, però, insomma…”. In suo aiuto, i conduttori del programma radiofonico hanno chiesto al politico se il tweet pro-Roma di Renzi della settimana scorsa fosse vero, permettendo così al secondo digiunatore più illustre della nostra Repubblica di non rispondere ad un dilemma davvero amletico. Non solo per lui, ma anche per la nazione. Lotito, dall’ altra parte della cornetta, aspettava: “Allora Onorevole, che dice?” E di là, cioè di qua nello studio Rai, silenzio. Grazie a Dio, per l’Onorevole, è stata posta sul piatto la ponderosa questione se “il selfie di Totti, fosse o no passibile di sanzione disciplinare” (leggi: ammonizione). Con irrefrenabile energia argomentativa, il Presidente laziale ha dichiarato che: “Totti non avrebbe dovuto fare quel gesto per non esacerbare gli animi, già surriscaldati. Bisogna sempre considerare il contesto in cui si compie un’azione, perché la stessa azione di per sé neutra o innocua in altra situazione può diventare pericolosa.” E fin qui, siamo nell’ovvio. Gli interlocutori, per infilzarlo gli hanno allora chiesto: “Ma il selfie lei se lo farebbe?”. “Eh, appunto- ha risposto Lotito - il selfie, ma per carità. Ma proprio er selfie? Non se ne può più!” I conduttori, finti giovanilisti, lo hanno incalzato : “Ma allora lei non è digitale!”. “Io ? - ha reagito il Presidente - Tutt’al più analogico”. Nel dopo derby, contropiede secco e 1 a 0 per la Lazio.