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Silvio e il Mancio come Er Piotta e Bowie
Proviamo a dividerle per categorie:
1) Quelli che non è successo niente.
E che sarà mai dare del frocio in pubblico ad un avversario? Che c’è di male? In fondo nel mondo succedono cose peggiori: il terrorismo, i fallimenti bancari che rovinano la povera gente, la fame che ancora attanaglia mezzo pianeta, le malattie endemiche…E voi di fronte a tutto questo vi attaccate a una frasetta e la ingigantite.
2)Quelli che lo fanno per destabilizzare il Napoli.
Ma avete notato l’astuzia luciferina di Mancini che ha voluto chiaramente provocare Sarri, conoscendo le sue illuminate inclinazioni? Nell’ ordine: a) ha rispolverato il cappotto di cachemere; b) si è lavato i capelli durante l’intervallo con “Lisci e lucenti” dell’Oreal; c) si è profumato con “Baruffa”; d) in campo non guardava la partita, ma fissava continuamente il faccione di Sarri sorridendogli. Tutto questo che vuol dire? Vuol dire che Mancini aveva preparato scientemente la reazione di Sarri per farlo squalificare e mettere il Napoli in difficoltà nella lotta per lo scudetto. Vedrete cosa succederà per Juve-Inter. Mancini si presenterà in campo con un cacciucco fumante perché sa che Allegri ne va pazzo. Così un Allegri in panchina in piena confusione digestiva, ci sta che sostituisca Dybala, al 5° minuto del primo tempo, con Padoin.
3)Quelli che nel calcio è sempre successo.
Nel calcio è sempre successo di dire una frase sbagliata, di dare un morso a un avversario, di tirare un cazzotto a un giocatore della squadra che alleni, di buttare banane ai calciatori (qui poi non si capisce lo scandalo, anzi è un gesto nobile perché per lo più sono africani e quindi hanno fame), di non voler stringere la mano ad un avversario che professa una fede religiosa diversa… Per di più abbiamo un Presidente di Federazione che ci indica la strada maestra. Sarri, uomo d’istituzioni, ha sempre letto (forse a questo punto anche scritto) con attenzione i discorsi di Tavecchio e quindi si è adeguato.
4)Quelli che la colpa è dei media.
Ma non avete altro da fare? Dovete ingigantire tutto, esasperare tutto. Per esempio è chiaro che l’epiteto “frocio”, poi ingentilito in “finocchio”, non è un giudizio sull’uomo, ma sul tipo di gioco. Insomma, Sarri voleva dire: “State sempre in difesa, spezzate il gioco, non costruite, siete passivi, poi magari tirate una graffiata”. Insomma l’Inter pratica il gioco effeminato che gli impone il suo allenatore. Si tratta di una raffinata figura retorica, secondo la quale si sintetizza emblematicamente in Mancini il “frocismo” tattico dell’Inter. Ma voi giornalai la sineddoche non sapete certo cos’è!
5)Quelli che certe cose devono restare sul campo.
Ci sono almeno 10 telecamere, 2 occhi di falco, 8 microfoni, moviole e movioloni, zoom che leggono per fino il pensiero, però qualcosa del vecchio calcio d’una volta dovrebbe restare. Certe cose diciamocele fra di noi e che restino fra di noi. Sarri sarà pure una bella novità del calcio italiano, ma è un “omo” attaccato alle tradizioni, alla semplicità dei campi di periferia. Lasciamo che di quella bella confidenza cameratesca, casermesca d’un tempo rimanga ancora qualche traccia. In fondo, l’ha detto anche il Presidente Berlusconi : “Mancini ha sbagliato, certe cose devono restare sul campo”.
P.S. Questa frase del Presidente del Milan è il più bel complimento che l’allenatore dell’Inter potesse ricevere. Berlusconi che dà lezioni di stile a Mancini è come Er Piotta che dà consigli musicali a David Bowie