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Fallo di mano, cambia ancora la regola: torna la discrezionalità dell’arbitro. Tutte le novità
Insomma, se il braccio è staccato dal corpo ma il movimento è ritenuto congruo dall’arbitro, non è rigore: “Nel valutare il mano/braccio che rende il corpo di un giocatore ‘innaturalmente più grande’, gli arbitri dovrebbero continuare a usare il loro giudizio nel determinare la validità della posizione della mano/braccio in relazione al movimento del giocatore in quella situazione”. E ancora, come riportato dal Corriere dello Sport: “È fallo di mano se un giocatore: a) tocca deliberatamente il pallone con la mano/braccio, ad esempio avvicinando la mano/braccio al pallone; b) tocca il pallone con la mano/braccio quando ha ingrandito in modo innaturale il proprio corpo. Si considera che un giocatore abbia ingrandito il proprio corpo in modo innaturale quando la posizione della mano/braccio non è una conseguenza o non è giustificabile dal movimento del corpo per quella specifica giocata. Avendo la mano/braccio in tale posizione, il giocatore si prende il rischio che venga colpita dal pallone e venga fischiato fallo”.
Di questo e altro parlerà oggi Roberto Rosetti, capo degli arbitri Uefa. In attacco, invece, non cambia la ratio per il tocco di mano: sempre fallo (anche in caso di tocco accidentale) se si segna una rete direttamente con braccio o mano o se si segna subito dopo aver toccato il pallone con braccio o mano.