Falco: 'Da un piccolo paese della Puglia all'Europa League, che rivincita sulla Serie A e Donadoni!'. E avvisa il Milan...
Ha iniziato da poche settimane la sua nuova avventura lontano dall'Italia e per Filippo Falco è tempo di vedersela col Milan nei sedicesimi di finale di Europa League. L'ex fantasista del Lecce ha confessato le sue emozioni a Minuti di recupero.
"Ho scoperto in Belgrado una città bellissima, molto turistica, e una società davvero super organizzata. La Stella Rossa è un grande club, che mi ha accolto a braccia aperte dalla dirigenza fino al gruppo, passando per il tecnico e lo staff. Certo, con la lingua sarà un po’ difficile, per fortuna ci sono Falcinelli e il mister che parlano italiano, la loro presenza per me è fondamentale. Per il resto con l’inglese sto provando a migliorare, mentre non credo che imparerò facilmente il serbo (ride, ndr) per quello ci vorrà un po’ di tempo…". Su Stankovic: "E' uguale a come era da giocatore, ha carisma e personalità da vendere; è un duro, chiede grande impegno e ci fa stare sempre sul pezzo".
Sulla sfida al Milan: "E' un sogno che si realizza, un’emozione grandissima, e il fatto di giocarla contro un club italiano, tra l’altro di tale prestigio, rende il tutto ancor più speciale. Sarà una serata bellissima, che io vedo come il coronamento di un percorso. Da un piccolo paesino della Puglia (Pulsano, poco più di 11 mila abitanti, ndr) a calcare i campi dell’Europa League: non è roba da tutti. Questo percorso mi riempie di orgoglio. E poi, sarà anche una bella rivincita. Perché la Serie A non ha creduto abbastanza in me. A Bologna finché c’è stato Delio Rossi, che posso solo ringraziare, avevo giocato 9 delle prime 10 partite, poi è arrivato Donadoni e onestamente non so perché, ma non mi vedeva proprio. Non so cosa gli abbia fatto, ma con grande umiltà posso dire che con me non si è comportato benissimo".
Sulle possibilità contro i rossoneri: "Io credo che possiamo farcela. La rosa è una rosa di qualità. Siamo forti e ambiziosi, e oltre a tanti giocatori di talento qui abbiamo davvero un grande club alle spalle, e una squadra che non molla di un centimetro".
Sulla corsa scudetto: "Vedo l’Inter grande favorita. Sta meglio fisicamente e ha una grande rosa, con la fortuna di star perdendo pochi giocatori a differenza delle altre. Juve e Milan possono giocarsela però fino alla fine, e secondo me se la sarebbe potuta giocare benissimo anche il Napoli, penalizzato solo dai troppi infortuni".
"Ho scoperto in Belgrado una città bellissima, molto turistica, e una società davvero super organizzata. La Stella Rossa è un grande club, che mi ha accolto a braccia aperte dalla dirigenza fino al gruppo, passando per il tecnico e lo staff. Certo, con la lingua sarà un po’ difficile, per fortuna ci sono Falcinelli e il mister che parlano italiano, la loro presenza per me è fondamentale. Per il resto con l’inglese sto provando a migliorare, mentre non credo che imparerò facilmente il serbo (ride, ndr) per quello ci vorrà un po’ di tempo…". Su Stankovic: "E' uguale a come era da giocatore, ha carisma e personalità da vendere; è un duro, chiede grande impegno e ci fa stare sempre sul pezzo".
Sulla sfida al Milan: "E' un sogno che si realizza, un’emozione grandissima, e il fatto di giocarla contro un club italiano, tra l’altro di tale prestigio, rende il tutto ancor più speciale. Sarà una serata bellissima, che io vedo come il coronamento di un percorso. Da un piccolo paesino della Puglia (Pulsano, poco più di 11 mila abitanti, ndr) a calcare i campi dell’Europa League: non è roba da tutti. Questo percorso mi riempie di orgoglio. E poi, sarà anche una bella rivincita. Perché la Serie A non ha creduto abbastanza in me. A Bologna finché c’è stato Delio Rossi, che posso solo ringraziare, avevo giocato 9 delle prime 10 partite, poi è arrivato Donadoni e onestamente non so perché, ma non mi vedeva proprio. Non so cosa gli abbia fatto, ma con grande umiltà posso dire che con me non si è comportato benissimo".
Sulle possibilità contro i rossoneri: "Io credo che possiamo farcela. La rosa è una rosa di qualità. Siamo forti e ambiziosi, e oltre a tanti giocatori di talento qui abbiamo davvero un grande club alle spalle, e una squadra che non molla di un centimetro".
Sulla corsa scudetto: "Vedo l’Inter grande favorita. Sta meglio fisicamente e ha una grande rosa, con la fortuna di star perdendo pochi giocatori a differenza delle altre. Juve e Milan possono giocarsela però fino alla fine, e secondo me se la sarebbe potuta giocare benissimo anche il Napoli, penalizzato solo dai troppi infortuni".