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Fair Play Finanziario, gli occhi della Uefa sui bilanci: come stanno Inter, Milan e Roma e i dubbi sulla Juve
GLI ACCORDI - Davanti agli organi giudicanti della Uefa, i nostri 4 club sono già stati multati e hanno trovato accordi di durata ed entità variabile per le prossime stagioni. La Roma ha versato 5 milioni di euro di multa , l’Inter 4 milioni, la Juventus 3,5 milioni e il Milan 2 milioni. Se questi accordi non dovessero essere rispettati, inoltre, la sanzione aumenterà a 35 milioni per la Roma, 26 milioni per l’Inter, 23 milioni per la Juventus e 15 milioni per il Milan. Inter e Roma, inoltre hanno già firmato un accordo di rientro e monitoraggio quadriennale, Milan e Juve, invece, della durata di 3 anni.
OCCHIO ALLA JUVE - La situazione di casa Juventus è quella che più rappresenta un punto di domanda per la Uefa. Vi abbiamo raccontato di come le battaglie legali con la Figc e non solo potrebbero condizionare anche la partecipazione o meno alle prossime edizioni delle competizioni europee. Allo stesso tempo, tuttavia, anche l'attuale accordo in essere potrebbe essere rivisto dalla Uefa e in negativo. Il motivo? L'attuale Settlement Agreement si basa su una sitauzione debitoria legata a quei bilanci che oggi la Juventus si sta trovando a dover riscrivere in seguito agli appunti fatti da Finanza, Procura della Repubblica, Covisoc e organi di controllo. Se dovesse emergere una situazione più seria di quella presentata nel 2021/22 allora anche l'attuale Settlemente dovrebbe essere rivisto e appesantito.
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COME STANNO INTER, MILAN E ROMA - La situazione più rosea in vista del 30 giugno quando ufficialmente si chiuderanno i bilanci è senza ombra di dubbio quella del Milan che, con una politica di contenimento dei costi portata avanti già da tempo e grazie alla super Champions League portata avanti in stagione, potrebbe chiudere il bilancio 2023 in attivo e quindi ampiamente nei range stabiliti dal contratto. Meno positiva la situazione dell'Inter, che ringrazia la Champions per permettersi di evitare una maxi-cessione, ma che sono ben lontani dal pareggio di bilancio richiesto e dovranno lavorare comunque in uscita (e senza Champions per l'anno prossima la situazione tornerebbe catastrofica). E allo stesso modo è messa la Roma che, non a caso, sta portando avanti una politica di mercato a parametro zero e lavorerà entro il 30 giugno sul mercato in uscita alla ricerca di plusvalenze da giocatori "minori". Situazioni differenti, ma che non cambieranno gli obiettivi futuri. Dei club e della Uefa, con gli occhi su bilanci che dovranno essere sempre più sostenibili.
@TramacEma