Getty Images
Fagioli, l'ammissione agli inquirenti: 'Ho scommesso su partite di calcio'
RISCHI - La Juve non rischia nulla al momento, a meno che qualcuno non fosse a conoscenza delle scommesse di Nicolò e non avesse informato la Procura Federale: in quel caso il soggetto rischierebbe una sanzione, un'inibizione o una squalifica non inferiore a sei mesi e ammenda non inferiore a 15mila euro. Discorso diverso per Fagioli. Bisogna partire innanzitutto dalle norme violate dal giocatore. Dal punto di vista penale, il gioco non è un reato se non su piattaforme illegali. Secondo il Codice Penale rischia un arresto fino a sei mesi e un'ammenda di 516 euro, le pene sono aumentate per chi scommette cifre rilevanti. C'è poi il lato sportivo, perché per tutti i tesserati a prescindere dal ruolo (atleti, allenatori o dirigenti) "è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell'ambito della Figc, della Fifa e della Uefa", come recita l'art. 24 del Codice di giustizia sportiva. Il rischio sportivo per Fagioli è una multa a partire da 25mila euro o una squalifica fino a tre anni.
TEMPISTICHE E DIFESA - Qual è l'impianto difensivo di Fagioli? E' stata percorsa la strada dell'autodenuncia con il probabile obiettivo di ottenere uno sconto di pena, la segnalazione è stata inviata dai legali del centrocampista alla Procura Federale il 30 agosto. E' un caso delicato, se è vero che Fagioli è attratto dal gioco fin dalle giovanili, quando si racconta - riporta il Corriere - che il calcio fosse già accompagnato dalle partite di poker: una presunta 'ludopatia' che potrebbe essere spiegata nell'ambito della linea difensiva. Per quanto riguarda le tempistiche: l'apertura del fascicolo è avvenuta a inizio settembre, da quella data Chinè ha a disposizione, salvo proroghe, 60 giorni per chiudere l'indagine.
ASCOLTATI CALVO E FERRERO