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    Fagioli, il retroscena sul caso scommesse: la polizia a casa il giorno dopo la conferma del -10 alla Juve

    Fagioli, il retroscena sul caso scommesse: la polizia a casa il giorno dopo la conferma del -10 alla Juve

    Nicolò Fagioli è diventato suo malgrado il personaggio chiave dal punto di vista sportivo dell'inchiesta sul caos scommesse clandestine. Il centrocampista della Juventus in settimana verrà squalificato e dai suoi strumenti elettronici e dalle sue confessioni si sta risalendo a numerosi altri giocatori i cui più importanti rimangono Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. E in queste ore emergono sempre più dettagli di come, tutta l'indagine, sia poi effettivamente partita, con il lavoro della Procura di Torino che sta incidendo, inevitabilmente, sul mondo del pallone. 

    L'INCONTRO AL BAR DI TORINO - La procura torinese è infatti arrivata a Fagioli poiché stava già indagando su un giro di scommesse illegali e clandestine e proprio analizzando i movimenti di un indagato chiave di questa operazione sono emersi i contatti con il centrocampista bianconero. In particolare è stato un incontro fra l'ex-Cremonese e questo soggetto in un noto bar di Torino a far scattare l'allarme nella polizia che si è recata a casa sua per chiarire la sua posizione.

    IL GIORNO DOPO IL -10 - Ma quando è successo tutto questo? Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport la data della visita della polizia a casa Fagioli è quantomeno singolare. Erano giorni complicatissimi per lui (operato alla spalla e con la stagione sportiva finita) e per la Juventus. Il club bianconero lo scorso 22 maggio a poche ore dall'inizio di una partita decisiva per l'eventuale qualificazione in Champions prima riceve la conferma della sentenza con penalizzazione di 10 punti in classifica e poi crolla per 4-1 sul campo del Castellani di Empoli pregiudicando ogni altra possibilità. Il giorno dopo la visita della polizia a casa di Fagioli che diede l'inizio a tutta l'indagine sul calcio, con la confessione "ho scommesso" e la consegna di tutti i dispositivi elettronici che hanno allargato il giro d'inchiesta. 

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