Fabrizio Corona, l'ombra della 'ndrangheta e quei pugni dall'amico di Sculli
“... A quel punto intervenne la Dia. E qui sta il punto. Perché è intervenuta la Dia? Se si scomoda l’antimafia un motivo ci sarà. Corona a quanto pare deve dei soldi, molti soldi, a personaggi non proprio raccomandabili. Si parla di calabresi. Di un concessionario di automobili a noleggio di Buccinasco, a cui Fabrizio dovrebbe centinaia di migliaia di euro per noleggi auto mai pagati. Certo è che il 1° agosto Fabrizio è al Radetzky a bere un aperitivo quando gli si parano davanti il calciatore calabrese Giuseppe Sculli e un suo amico. L’amico comincia a dargli dei pugni, Fabrizio fugge nel retro del locale inseguito dai due. Alla fine i tre rimarranno un’ora chiusi in una stanza in cui nessuno sa cosa si siano detti...”.