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Fabregas: 'Pirlo un genio, Sarri troppo rigido. De Ligt il nuovo Sergio Ramos. Io vicino a Milan e Napoli, ma...'
Intervistato da Tuttosport il centrocampista del Monaco, nonché ex Chelsea, Barcellona e Arsenal, Cesc Fabregas, ha parlato a tutto tondo del movimento calcistico italiano, della Juventus e delle chance, numerose, che ha avuto di venire a giocare in Italia.
MESSI - "Se lascerà Barcellona a fine stagione? È casa sua, è la sua squadra da quando è piccolo. Sono scelte molto personali, non mi intrometto. Messi non ha proprio la percezione di essere un Dio del calcio, è un ragazzo molto umile, solare. Ama vivere come le persone normali tanto che, pur essendo una star, vorrebbe muoversi senza gli uomini della sicurezza. Ha anche un gran cuore, è sempre pronto ad aiutare i bambini malati e le persone più povere".
MOURINHO VS GUARDIOLA - "«Tutti pensano che Guardiola e Mourinho siano opposti. In realtà di opposto praticano soltanto il tipo di gioco. Ma come allenatori e modo di vivere i calcio sono identici: sono maniacali. E soprattutto vincenti. Mou e Pep hanno segnato un’epoca, ultimamente si è aggiunto a loro anche Klopp. Se penso ai migliori allenatori degli ultimi venti anni, assieme a loro metto anche Wenger, Ferguson, Lippi e Ancelotti".
PIRLO UN GENIO - "Non sono stupito che sia in panchina, anche perché la vita è fatta di opportunità che vanno colte. Guardiola, Zidane e Arteta hanno fatto molto bene pur non avendo alle spalle una gavetta. Pirlo è stato un genio in campo e i giocatori con queste caratteristiche diventano grandi allenatori. Senza contare che è stato allenato da top tecnici come Ancelotti, Lippi, Conte... Non ho dubbi: Pirlo diventerà un grandissimo allenatore".
MORATA AL TOP IN EUROPA - "Negli ultimi anni gli è mancata un po’ di regolarità, ne abbiamo parlato spesso quando eravamo compagni nel Chelsea. Adesso l’ha ritrovata: merito della Juve e della famiglia, che in Italia si trova molto bene. L’ho sentito da poco, è molto felice. Álvaro e Ronaldo sono una bella coppia d’attacco, si compensano e segnano entrambi".
DE LIGT - "Mi piace tanto, possiede una grandissima personalità. Può diventare un numero uno, come Sergio Ramos. Tra i top degli ultimi anni metto anche Piqué e Puyol".
MILAN E NAPOLI - "Sono stato vicino a tre squadre italiane prima di venire al Monaco. Ho parlato con Ancelotti, quando allenava il Napoli, e anche con Gazidis, quando è passato al Milan. Ma ho preferito scegliere il Monaco".
SARRI - "Sarri voleva puntare su Jorginho, che aveva avuto al Napoli ed era arrivato al Chelsea per 60 milioni. Così alla fine sono andato via. Sarri è un buon allenatore e una persona di cuore. Però ha convinzioni molto forti a livello tattico, è superstizioso ed è molto difficile fargli cambiare idea. Ci fissava gli allenamenti sempre alle 3 del pomeriggio. Chi aveva famiglia come me, in quel modo non vedeva i figli tutto il giorno. Un giorno abbiamo chiesto a Sarri di spostare le sedute al mattino, ma ci disse che dovevamo allenarci alle 15 perché una studiosa di Pisa aveva provato scientificamente che quello è l’orario migliore per il corpo. Mah, sarà...".