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    Fabio Silva: 'Mi volevano Juve e Milan, il mio mito è CR7'

    Fabio Silva: 'Mi volevano Juve e Milan, il mio mito è CR7'

    Tuttosport presenta il talento portoghese Fabio Silva, classe 2002, ingaggiato lo scorso 5 settembre dagli inglesi del Wolverhamtpon Wanderers per 40 milioni di euro, versati nelle casse del Porto. I media lusitani lo paragonano e lo considerano un potenziale erede di Cristiano Ronaldo. 

    Suo papà Luís Jorge Pinto da Silva, ex centrocampista, oggi 45enne, ha conquistato uno storico titolo portoghese nel 2001 con il Boavista, finora l’unico trionfo nella Primeira Liga per la squadra dalla maglia a scacchi bianconeri chiamata a fronteggiare l’impari concorrenza “stracittadina” con il pluridecorato Porto. E suo fratello maggiore Jorge Filipe Soares Silva, classe 1999, è un difensore centrale di proprietà della Lazio che lo scorso 6 ottobre l’ha ceduto in prestito fino al prossimo giugno proprio al Boavista, dove gioca nella formazione Under 23. 

    "Anche la Juventus e il Milan si erano fatte avanti in passato - rivela il 2002 al momento più costoso al mondo -. I miei agenti insieme a mio padre Jorge che lavora per la STV, con i loro partner italiani Luca Perugino e Umberto Riva, m’avevano aperto la possibilità di andare a giocare in Serie A, come successo a mio fratello. Chissà, magari in futuro... Nel calcio, come nella vita, mai dire mai". 

    "Cristiano Ronaldo è il mio idolo, il mio mito
    assoluto. M’ispiro totalmente a CR7. Uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Ha segnato 758 gol in carriera e mica ha finito... Oltre alla sua classe e alla sua bravura, ammiro la sua volontà incrollabile. Un sogno per me poterlo incontrare e magari giocare al suo fianco nel Portogallo. È un orgoglio per tutta la nostra nazione. Io voglio sapere tutto di lui. Se esce una sua intervista, io la leggo tutta d’un fiato, se esce un documentario su di lui, devo vederlo al più presto. È stato Cristiano che ha portato quest’idea del lavoro complementare, della cura del fisico, per le nuove generazioni di calciatori. I media mi paragonano a lui? No, no per favore. Ronaldo è di un’altra dimensione. Qualcun altro dice che assomiglio un po’ al colombiano Radamel Falco, storico cannoniere del Porto. E altri ancora, fra cui mio padre, sostengono che ricordo Fernando Gomes, ex Porto, vincitore due volte della Scarpa d’Oro negli Anni Ottanta e ora capo del dipartimento scouting dei biancoblù. I 40 milioni pagati dal Wolverhampton non costituiscono un peso per me. Non sono condizionato, non sono preoccupato e non ho nessun timore di sorta quando mi presento allo stadio Molineux. La mia mente è sgombra da pensieri: ho solo tanta, tantissima voglia di lavorare sul campo, e anche fuori, per conquistare sempre più la fiducia di mister Nuno". 

    Nel suo contratto era stata inserita una clausola rescissoria da 125 milioni di euro in sostituzione di quella precedente da 25, che a sua volta aveva “rinfrescato” quella iniziale da 10. Per via dei rinnovi a salire dell’ingaggio. Ma quel volpone del presidente biancoblù Jorge Nuno Pinto da Costa, 83 anni da festeggiare lunedì, ha dichiarato in tv che "con Fábio Silvia abbiamo fatto un buon negozio avendo ottenuto 40 milioni a fronte di una clausola da 10. Nelle nostre casse sono entrati per l’esattezza 30 milioni in quanto 10 sono andati agli agenti che hanno trattato l’intermediazione dell’affare". 

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