Via la tristezza, sparisce la saudade, e il Portogallo riscopre la gioia della vittoria. La finale di Europa League si preannuncia un affare tutto lusitano: il fantastico Porto di Villas Boas ha già un piede e mezzo a Dublino, mentre dall'altra parte del tabellone il Benfica rimane favorito su un Braga da non sottovalutare. La riscossa del calcio più a occidente d'Europa ripresenta i cicli portoghesi che nella storia del calcio, di tanto in tanto, hanno illuminato la scena. Porto, Benfica e Sporting Braga, in ordine di classifica della Liga (il club dell'erede di Mourinho ha già vinto il titolo da quasi un mese), hanno spazzato via la concorrenza italiana, spagnola, tedesca, russa e inglese.

Il vero carico del Porto è André Villas Boas, figlioccio di Mou (suo ex secondo) e già ribattezzato 'Special Two'. 33 anni e una carriera di allenatore nata senza mai scendere in campo ma solo grazie ai consigli che da adolescente forniva a Bobby Robson. Squadra più pratica che spettacolare, il Porto ha toccato le semifinali di Europa League dopo aver attraversato un percorso impegnativo: Stoccarda, Paris Saint Germain e Psv Eindhoven sono crollate sotto i colpi di Oscar Cardozo e Javier Saviola, giocatori esperti che in Portogallo hanno trovato una propria dimensione. La vera stella è Fabio Coentrao, potente mancino di fascia: su di lui ha chiesto informazioni la Fiorentina, tramite il contatto Rui Costa, attuale direttore sportivo del club lusitano.

(Iltirreno.it)