Getty Images

Fabbian: 'Tornare all'Inter? L'importante per me è giocare. Grazie a Motta e Inzaghi. Barella il migliore'
- 9
NORMAL ONE - “Sono un normalissimo ragazzo di 21 anni che ha la fortuna di fare quello che gli piace da sempre. E cerco di godermela nella maniera più naturale possibile”.
IL RUOLO - “Sono partito attaccante, poi terzino e difensore centrale. Ho giocato un po’ in tutti i ruoli, tranne quello del portiere. Anzi, sì, una volta sola: al primo tiro presi gol, e per colpa mia. Dissi subito basta. A centrocampo mi hanno spostato che avevo 13 o 14 anni: ero cresciuto parecchio in statura e decisero che quello sarebbe stato il mio ruolo”.
LO SCUDETTO UNDER 15 A PADOVA - “Un futuro nel calcio lo sognavo, ma senza pensarci veramente. Quello scudetto fu il coronamento di un percorso iniziato quando avevo 8 anni. Poi passai all’Inter”.
I COMPAGNI ALL'INTER - "Willy Gnonto è il mio miglior amico nel calcio? Ce ne sono altri, però a lui sono particolarmente attaccato. Bravissima famiglia, lui è forte in campo e divertente fuori. Siamo stati compagni di banco al convitto".
REGGINA E PIPPO INZAGHI - “Fantastico. Bellissimo. Inzaghi mi ha fatto giocare, mi ha regalato parecchi preziosi consigli, ha speso pubblicamente parole buone nei miei confronti. Ci sentiamo ancora”.
THIAGO MOTTA - “Quali sono i difetti che mi ha elencato Thiago Motta? Eh, sono cose tra noi due e tra noi due devono restare. Però è vero che, alla nostra prima telefonata, mi chiarì in cosa secondo lui avrei dovuto migliorare”.
IL BOLOGNA - "Sì, siamo una squadra che cerca sempre di trovare la soluzione per uscire dalla propria metà campo con la palla a terra: è una scelta che presuppone l’assunzione di responsabilità. È bello giocare nel Bologna ed è bello vederci giocare”.
TORNARE ALL'INTER O GIOCARE? "Per un giovane l’importante è giocare, con la possibilità di sbagliare”.
BARELLA E BELLINGHAM - “Barella, per la personalità e perché sa fare molte cose. Bellingham, perché ha qualità tecniche fuori dal comune”.