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    Fabbian: 'Piansi per l'Inter. Mese estenuante senza sapere il futuro, ecco come mi ha convinto Thiago Motta'

    Fabbian: 'Piansi per l'Inter. Mese estenuante senza sapere il futuro, ecco come mi ha convinto Thiago Motta'

    Il giovane centrocampista italiano Giovanni Fabbian, passato in questo mercato estivo dall'Inter al Bologna, ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "Ho segnato il gol decisivo contro il Cagliari al novantesimo minuto davanti alla mia famiglia che era allo stadio. Mio nonno era a casa, quando ci siamo sentiti piangeva e non riusciva a parlare. Lui è un classe 1940, giocava a calcio nel Giorgione nel ruolo di libero e Nereo Rocco lo voleva al Torino, ma suo padre non lo lasciò andare perché aveva bisogno di lui a lavorare nei campi. Aveva 8 sorelle, ecco: io sono la sua rivincita. Per ora quest'ultimo è il gol più bello della mia carriera, anche perché è il primo in Serie A. Poi ho preso anche una botta che mi ha fatto saltare l'Under 21. Mi è dispiaciuto non giocare il Mondiale Under 20, ma lasciare la Reggina a campionato ancora in corso mi sarebbe suonato quasi come un tradimento dopo la bella annata in Serie B". 

    "Thiago Motta mi ha detto di entrare e fare gol, poi ha aggiunto altre cose che non mi ricordo. Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno dato qualcosa, da Chivu e Nunziata a Pippo Inzaghi. Thiago Motta mi ha chiamato e ha elencato i miei difetti dicendomi dove devo migliorare, significa che mi conosceva. Il Bologna gioca bene a calcio. Modelli di interni da centrocampo col vizio del gol? Barella, Kroos, che comunque è certamente più elegante di me, ma da piccolino studiavo Pogba: due domeniche fa ho avuto la fortuna di giocarci contro". 

    "A 14 anni era tutto fatto con l'Inter, ma poi saltò tutto e piansi dalla delusione. Poi col Padova vincemmo l'Under 17 e mi presero l’anno dopo. Casadei è come un fratello, abbiamo sempre vissuto assieme nel convitto interista da compagni di stanza. Quando abbiamo compiuto 18 anni ci siamo presi un appartamento insieme a Milano, ci sentiamo sempre prendendoci un po' in giro. Ad agosto sono stato a Roma due giorni per le visite mediche con l'Udinese e aspettavo l'ok perché dipendeva da Samardzic. Non ho saputo cosa sarebbe stato di me per un mese: estenuante, ma intanto ero andato in tournée con l'Inter. Se c'era anche la Salernitana? No, appena è arrivato il Bologna ho detto subito sì. Dispiace aver lasciato l'Inter? Non ci penso. A parte che c'è un diritto di recompra, sono felicissimo di poter essere a Bologna e voglio giocare il più possibile". 
     

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