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    Fa bene il Napoli del dopo Higuain a puntare sui giovani?

    Fa bene il Napoli del dopo Higuain a puntare sui giovani?

    Da VivoPerLei
    NapoletanoFiero scrive:


    Alcune volte ci lamentiamo delle squadre che non investono sui giovani. Altre volte definiamo scommesse quelle che portano invece i giovani. Il Napoli mi sembra abbia scelto di puntare su tanti giovani. Tonelli, Milik, Zielinski (forse), Rog (forse forse), Icardi (forse forse forse) ... Una politica volta ad abbassare l'età media. Certo difficile imporsi nel campionato in questo modo ma è un percorso con una sua identità. 

    Questo percorso di crescita del Napoli mi sembra sia il suo documento programmatico. Puntare sui giovani e sulle plusvalenze di alcuni per aumentare la forza del club in assenza di altri strumenti, come lo stadio, il merchandising, il brand. Ci vorrà tempo per tornare a vincere ma nel frattempo possiamo essere contenti del percorso, perché è un percorso virtuoso e bello in cui ci stiamo divertendo. Io mi diverto a vedere il Napoli giocare bene, a vincere convincendo. Il Napoli non è prigioniero di ora e subito e non deve fare una squadra per vincere 1 a 0 anche al novantesimo perché tanto i tre punti sono quelli che contano. Non fraintendetemi, la classifica è importante, i 3 punti sono fondamentali ma il Napoli sta facendo bel gioco stando sempre nella parte alta della classifica. Negli ultimi anni è per continuità e per media punti non solo la seconda squadra italiana ma continua a risalire il ranking Europeo. Quest'anno sarà in seconda fascia di Champions inoltre. Quindi la crescita c'è ed io come tifoso non posso che esserne orgoglioso ...
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    Luca Borioni risponde:

    Complimenti a NapoletanoFiero per la sua analisi così lucida e matura. I risultati ottenuti dal Napoli in queste ultime stagioni sul piano sportivo e societario, non sono certo frutto del caso. Se la squadra allenata da Sarri ha ribadito nella scorsa stagione di rappresentare la prima (o l'unica) alternativa credibile alla Juventus, i meriti vanno una volta di più riconosciuti alla gestione di Aurelio De Laurentiis che pur se a volte teatrale (del resto, è un produttore cinematografico), è stata sempre oculata ed efficace. Anche l'ultimo evento, la cessione forzata di Higuain ai rivali bianconeri, non può essere considerata come una sconfitta, alla luce dei 90 milioni incassati grazie alla clausola rescissoria. Come dice il nostro amico, ciò che pesa sulla crescita del club sono altri fattori, a cominciare da uno stadio imponente e architettonicamente gradevole ma obsoleto e inadatto ormai al calcio attuale. A partire dalla Champions. Logico che il Napoli debba compiere passi misurati che sul piano tecnico passano dall'acquisizione dei giovani migliori e dall'affinamento del gioco. Non c'è per il momento un'altra strada.
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