Exeed ospita l'Academy di PLB: i giovani del team di Corradi e Vieri 'a scuola' dai pro
Per il secondo anno consecutivo, infatti, Exeed ha deciso di radunare tutti i membri in un’unica struttura: una settimana di allenamenti, programmazione, confronti e svago in un albergo in Toscana. Nel totale rispetto delle norme anti-Covid, decine di persone si sono trovate fianco a fianco per preparare la prossima stagione ed entrare ancora di più in sintonia: tra di loro, anche i tre fortunati e meritevoli talenti selezionati da PLB. All’interno della struttura, una gaming room per le dirette e gli eventi in streaming su Twitch, oltre a uno spazio dedicato agli allenamenti. Un’ulteriore dimostrazione che il mondo dei videogiochi competitivi non è solo virtuale, ma ha anche una forte componente reale e relazionale.
“Fin dalla sua creazione il nostro progetto ha l’obiettivo di dare nuove opportunità di crescita e valorizzazione del talento a giovani e giovanissimi player. Io e Christian crediamo fortemente che il talento da solo non sia sufficiente per emergere e che il giusto approccio, la serietà, l’impegno, l’allenamento costante e la fatica siano elementi fondamentali per portare un giovane prospetto a diventare un campione anche negli Esports. Il confronto e la condivisione di momenti con campioni più grandi è un passaggio fondamentale per i nostri ragazzi che solo in questo modo possono capire il loro attuale livello e migliorarsi”, dichiara Bernardo Corradi, promotore del progetto PLB insieme a Christian Vieri.
“Il fatto che un progetto ambizioso come PLB abbia deciso di affidare ad Exeed tre dei player più promettenti della sua Academy, ci riempie di soddisfazione e di orgoglio. Per il secondo anno consecutivo abbiamo trascorso un ritiro estivo al pari delle squadre di calcio della nostra Serie A e per tutti i ragazzi, dai campioni di Exeed ai player di PLB, è stata un’esperienza molto formativa”, ha detto Federico Brambilla, CEO e co-founder di Exeed. “Il mondo dei videogiochi non è fatto solo di rapporti virtuali e a distanza, ma anche di relazioni umane e personali. I compagni devono conoscersi al pari dei calciatori e degli atleti degli sport di squadra”.