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  • Ex Genoa Marino:| 'Ora sulla panchina di... casa'

    Ex Genoa Marino:| 'Ora sulla panchina di... casa'

     

    Esonerato dal Genoa per far posto al ritorno di Alberto Malesani, il tecnico Pasquale Marino racconta le sue sensazioni a Radio Sportiva. "E´ venuta mia moglie a prendermi... non sarà contenta che torno ad occupare la panchina di casa (ride ndr). Entrare in corsa è difficile per tutti ma il problema maggiore è stato quello degli infortuni che non ci ha dato modo di avere una continuità di gioco ed un sistema tattico su cui lavorare. Abbiamo dovuto cambiare sempre in base a chi era disponibile.

    SU COLPE E RIMPIANTI - "L´importante è affrontare le cose con il massimo impegno e da questo punto di vista non ho rimpianti, magari potevo sfruttare il mercato di gennaio in maniera diversa vista la disponibilità della società ma non c´era molto tempo. Ultimamente la squadra ha sempre perso di misura, abbiamo fatto buoni risultati e solo adesso alcuni giocatori importanti che erano fuori per infortunio stanno rientrando, penso a Gilardino e a Kucka. Considerando anche il calendario in discesa che avrà il Genoa, affrontando squadre già retrocesse o quasi come Cesena e Novara, credo che la tendenza adesso cambierà. Non lo dico come giustificazione ma perchè me lo auguro dato che chi lavora per il Genoa non può non rimanere tifoso del Genoa. E´ una città che ti rimane dentro".

    SU POSSIBILE AVVERSITA´ DELLO SPOGLIATOIO - "A Genova c´è un presidente carismatico, un ds competente, il resto sono luoghi comuni. Quella di una frangia a me avversa nello spogliatoio è una cosa assurda. I senatori di questa squadra li vorrei in tutte le mie squadre, gente come Sculli che gioca anche con le infiltrazioni e da tutto non credo ti tradiscano o abbiano due facce. Così come Palacio sono dei professionisti, mi rifiuto di pensare che la società si sia fatta influenzare dai giocatori per mandarmi via. Se fosse stato così non avrebbero giocato con il coltello tra i denti nelle ultime uscite, al resto non voglio credere. Se fosse uno scenario diverso sarei contento di essere a casa perchè significa che avrei lavorato con gente non chiara ma lo escludo, a cominciare dal presidente Preziosi.

    SU MALESANI - "Non ci siamo incrociati per poco in albergo, ma so che come comportamento e persona è un buon allenatore. I ragazzi me ne hanno sempre parlato bene".


     


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