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Ex Fiorentina, Passarella: 'Sto bene, sono solo un po' depresso. Ho sentito Antognoni, mi vedrete presto in Italia'
Dopo le parole dei propri famigliari, costretti nei giorni scorsi a smentire i rumors circa una grave forma di malattia neurodegenerativa che lo avrebbe colpito, è lo stesso Daniel Passarella a fare chiarezza sul proprio stato di salute in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. El Caudillo si è rivolto così ai tifosi italiani e in particolare a quelli della Fiorentina: "Io posso assicurare tutti, anche i tanti amici italiani che sto bene e per fortuna non ho nessuna di quelle malattie di cui non conosco nemmeno il nome. Ho soltanto avuto un po’ di depressione, questo sì, perché abbiamo attraversato tutti un brutto periodo, ma niente di più. Può succedere a tutti di essere tristi e chissà quante milioni di persone nel mondo si sono sentite depresse come me, ma da qui ad andare oltre ce ne vuole".
Sul supporto arrivato dall'Italia, anche dai vecchi compagni di squadra: "Mi ha mandato un messaggio Gianca (Antognoni n.d.r.), perché anche lui era preoccupato e gli ho risposto: “Tranquillo, Passa non passa, perché Daniel va avanti ancora per molti anni”. Con lui sono già d’accordo di andare alla riunione della Fifa che ci ha invitato in occasione dei Mondiali. Quando mi rivedrete in Italia? Spero presto. Se non ce la faccio prima, vengo dopo essere andato alla riunione della Fifa. Voglio far vedere a mio figlio Luca e a mio nipote Ignacio quanto è bella Firenze. Ma non dite che lo faccio perché non posso viaggiare da solo. Ringrazio tutti quelli che mi hanno cercato e mi vogliono bene".
Sul supporto arrivato dall'Italia, anche dai vecchi compagni di squadra: "Mi ha mandato un messaggio Gianca (Antognoni n.d.r.), perché anche lui era preoccupato e gli ho risposto: “Tranquillo, Passa non passa, perché Daniel va avanti ancora per molti anni”. Con lui sono già d’accordo di andare alla riunione della Fifa che ci ha invitato in occasione dei Mondiali. Quando mi rivedrete in Italia? Spero presto. Se non ce la faccio prima, vengo dopo essere andato alla riunione della Fifa. Voglio far vedere a mio figlio Luca e a mio nipote Ignacio quanto è bella Firenze. Ma non dite che lo faccio perché non posso viaggiare da solo. Ringrazio tutti quelli che mi hanno cercato e mi vogliono bene".