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    Ex Bologna Renato Villa: "Motta, non ho sopportato il 3-3 con la Juve..."

    Ex Bologna Renato Villa: "Motta, non ho sopportato il 3-3 con la Juve..."

    Renato Villa, storica bandiera del Bologna, parla alla Gazzetta dello Sport del suo rapporto con i colori rossoblù, con la città e rivela un aneddoto sulla Juventus, avversaria di domani dei felsinei in campionato. E su Thiago Motta e il suo passaggio dal Bologna alla Juve…  

    "Giocavamo un’amichevole a Bologna proprio contro la Juve - racconta Villa -. In tribuna c’era Boniperti, Marocchi e Maifredi erano ancora con noi. A fine gara, era la Juve di Ian Rush, il nostro presidente Corioni mi si avvicina. Aveva appena parlato con Boniperti…". Pausa. "Viene da me e me lo dice".

    Che cosa? 
    "Questo: “Senti Rena, Boniperti mi ha detto cinque minuti fa che ti vuole portare a Torino. Adesso, subito, per il mercato di gennaio”. E io, lasci stare pres".

    Nove su dieci avrebbero preso subito la macchina per Torino. 
    "Pres, gli ripeto una seconda volta: lasci stare. Io alla Juve non ci voglio andare. E lui: “Senti Renato, domattina vieni in sede, ci vediamo nel mio ufficio e ne parliamo. Boniperti insiste…". La mattina dopo vado e parliamo abbastanza a lungo». 

    Morale: alla Juve si può dire no. 
    "Non so in quanti l’abbiano detto, qualcuno ci sarà stato. Io l’ho fatto. Presidente, ho detto a Corioni, ringrazi Boniperti ma io una città come questa non la lascio. Mi ha dato tutto e non la lascio. Due anni fa ero all’Orceana, mi ha accolto come un figlio. Poi Marocchi e Maifredi andarono eh… Come Motta pochi mesi fa". 

    Si è mai pentito? 
    "Mai. Perché quello che mi ha dato Bologna, come uomo, come spirito di vita, come emozioni e sentimenti, so che nessun’altra città me l’avrebbe potuto dare. Vivo qui dall’86, ormai sono un bolognese acquisito e innamorato di Bologna".

    Lo sembrava anche Motta, poi? 
    "Ha fatto quel che fece Maifredi 30 anni prima. Avrebbe potuto dire di no anche lui? Motta è troppo ambizioso per poter dire di no alla Juve, ci sta anche questo nella vita di un allenatore. Gigi non seppe rifiutare perché ha sempre provato una grande ammirazione per la Juventus". 

    Una parte della città contesta Motta dicendo questo: sapeva della Juve già da gennaio… 
    "Chi lo contesta da quel punto di vista ha ragione. Serviva molta chiarezza prima, anche da parte della società. Magari avrebbero dovuto fare una conferenza stampa, da subito o verso il finale, perché è chiaro che il fatto che Motta non firmasse aveva qualcosa sotto. Quello che però non ho tollerato è altro".

    E cosa? 
    "Quel 3-3 contro la Juve in casa quando vincevi 3-0. Tre cambi che non capii e la Juventus pareggiò. Io credo che la gente sia soprattutto inc… per quella partita. Tre a zero sarebbe stata un’apoteosi. E stava arrivando. Non mi fraintenda, certamente nella testa di Motta quei cambi andavano fatti, ma poi finisce che, uno più uno, la gente si mette a pensar male. Non c’è nulla di male da pensare, sia chiaro, però stai battendo la Juve 3-0, fai tre cambi, loro pareggiano e insomma credo che la gente sia molto più “ingastrita” per quel pareggio lì che per la scelta di andare alla Juve".

    All’inizio non fu subito spettacolo, quello di Motta a Bologna. Poi, ecco l’anno della Champions: farà così anche a Torino? 
    "Per il carattere che ha, alla Juve ora sarà molto più dura. A Bologna faceva il bello e cattivo tempo, decideva tutto e comandava sul campo. Per dire: a parte Freuler, giocatori di personalità ce ne erano pochi nel Bologna. Alla Juve è più tosta e impegnativa: quando i risultati non arrivano cominciano a contestarti, a storcere il naso". 

    Ipotizziamo: se Motta fosse andato allo United? 
    "Bologna non se la sarebbe presa. Come se avesse scelto il Milan o un altro club. Ma il fatto di andare alla Juve, coi rumors da gennaio, quel 3-3... La città non ci è rimasta bene". 

    Italiano intanto viaggia ai ritmi mottiani. 
    "C’è da avere fiducia in Vincenzo: credo che un’annata come quella passata, anche perché hanno fallito due big, sia irripetibile, ma sarei contento se Italiano riuscisse a qualificarsi per la Conference, lui sa come si fa. Ripeto, serve fiducia, tempo e attesa. Come per Sartori: sento borbottare per il mercato che ha fatto quest’anno, ma sono 30 anni che sbaglia quasi nulla se non proprio nulla". 

    Juventus-Bologna di domani come finirà? 
    "Tre a tre. No…?".

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    piero calo
    piero calo

    Villa è un mito e vabbè. Quanto a Motta devono ringraziarlo finché campano per l'anno scorso, alt...

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