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Everton, ecco Ancelotti: 'Chiamerò Ibrahimovic. Kean? Lo aiuteremo a migliorare, anche come professionista'
Carlo Ancelotti riparte dall'Everton. L'ex allenatore del Napoli è stato presentato oggi ufficialmente alla stampa e ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da nuovo tecnico dei Toffees. "Il ruolo più importante nella mia scelta è stato giocato dalla storia e dall'ambizione del club, la tradizione, l'atmosfera del tifo. Vogliamo migliorare, diventare competitivi: sono state queste le ragioni che mi hanno spinto a venire qui", ha dichiarato.
Sul valore della squadra: "La rosa è buona, ha un buon mix tra giovani e giocatori più esperti. C'è molto senso di appartenenza. Sono soddisfatto della squadra, certo si può migliorare, ma la prima cosa ora sarà concentrarsi sulle partite che ci attendono: ci sono solo tre giorni per preparare la prossima col Burnley. Il presidente vuole una squadra che sia competitiva in Premier League e per me è abbastanza. Dobbiamo fare le cose nel modo giusto per migliorare. L'ambizione del club è molto alta e io sono emozionato di essere parte di questo progetto".
Su Ibrahimovic: "Zlatan è un mio grande amico, è stato un mio giocatore, ma non ho alcuna idea di cosa abbia intenzione di fare. Dovrei chiamarlo e lo farò, magari viene qui a vedere la città ma non a giocare".
Su Kean: "Ha fatto molto bene l'anno scorso, è un gran giocatore con molto talento, anche se non ha giocato molto ma ha solo 19 anni. Lo volevo già al Napoli. Per ogni calciatore che cambia squadra e città, c'è bisogno di un periodo di adattamento. Lavoreremo con lui per migliorarlo e renderlo migliore anche come professionista".
Sugli obiettivi: "Proveremo ad andare più a ridosso della vetta e allontanarci dalle zone basse. Duncan ha fatto un ottimo lavoro, ho visto le ultime partite. Cercheremo di giocare un calcio coinvolgente, il nostro obiettivo è giocare un calcio migliore perché ci sono i giocatori per farlo. Mi piace che ci sia una chiara idea per raggiungere il successo. C'è un fantastico centro sportivo, poi il nuovo stadio: insomma, c'è un piano preciso per migliorare".
Sul valore della squadra: "La rosa è buona, ha un buon mix tra giovani e giocatori più esperti. C'è molto senso di appartenenza. Sono soddisfatto della squadra, certo si può migliorare, ma la prima cosa ora sarà concentrarsi sulle partite che ci attendono: ci sono solo tre giorni per preparare la prossima col Burnley. Il presidente vuole una squadra che sia competitiva in Premier League e per me è abbastanza. Dobbiamo fare le cose nel modo giusto per migliorare. L'ambizione del club è molto alta e io sono emozionato di essere parte di questo progetto".
Su Ibrahimovic: "Zlatan è un mio grande amico, è stato un mio giocatore, ma non ho alcuna idea di cosa abbia intenzione di fare. Dovrei chiamarlo e lo farò, magari viene qui a vedere la città ma non a giocare".
Su Kean: "Ha fatto molto bene l'anno scorso, è un gran giocatore con molto talento, anche se non ha giocato molto ma ha solo 19 anni. Lo volevo già al Napoli. Per ogni calciatore che cambia squadra e città, c'è bisogno di un periodo di adattamento. Lavoreremo con lui per migliorarlo e renderlo migliore anche come professionista".
Sugli obiettivi: "Proveremo ad andare più a ridosso della vetta e allontanarci dalle zone basse. Duncan ha fatto un ottimo lavoro, ho visto le ultime partite. Cercheremo di giocare un calcio coinvolgente, il nostro obiettivo è giocare un calcio migliore perché ci sono i giocatori per farlo. Mi piace che ci sia una chiara idea per raggiungere il successo. C'è un fantastico centro sportivo, poi il nuovo stadio: insomma, c'è un piano preciso per migliorare".