Europei e vaccini: sì di Italia e Belgio, no dell'Inghilterra. Caos in Spagna, libera scelta per Francia e Svizzera
INGHILTERRA - "Le regole valgono per tutti e c'è una fila da rispettare" è stata - più o meno - la comunicazione arrivata dall'alto. Una posizione condivisa anche dai nazionali inglesi e scozzesi che hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino perché non vogliono passare avanti a tutti e apparire privilegiati. In Scozia - scrive la stampa locale - non hanno addirittura gradito l'invito della Uefa a vaccinare giocatori e staff.
BELGIO, POLONIA E ITALIA - In Polonia Lewandowski e compagni sono stati vaccinati, in Italia il gruppo azzurro è stato vaccinato con Pfizer (prima dose a inzio maggio, seconda dose tre settimane dopo), in Belgio su decisione del governo, i Diavoli Rossi hanno ricevuto una dose di Johnson & Johnson, per evitare richiami.
SVIZZERA, FRANCIA E OLANDA - In Svizzera la Swiss Olympic, nelle scorse settimane, ha fatto sapere che gli atleti nazionali possono ricevere il vaccino. Chi ha voluto sottoporsi alla prima dose ha potuto farlo, ma a nessuno è stato imposto. Discorso valido anche per l'Olanda, con alcuni giocatori che hanno rifiutato, e per la Francia, dove il vaccino è altamente consigliato ma non obbligatorio. Gran parte dello staff è già stato vaccinato e anche alcuni giocatori, tra cui Mbappé. Anche perchè Deschamps è stato chiaro: "Chi è positivo va a casa".
AUSTRIA - Il medico della nazionale austriaca, Michael Fiedler, ha invece sconsigliato ai suoi calciatori di vaccinarsi a ridosso dell’Europeo per non saltare qualche allenamento importante a causa degli effetti collaterali. Alcuni giocatori austriaci però si erano vaccinati prima di partire per il raduno, in accordo con i rispettivi club.