Europa, Zenga e Cassano: per la Samp è la notte della verità
LA QUESTIONE ALLENATORE - Il vergognoso 4-0 subito all’andata ha messo in discussione Walter Zenga che ha un’unica occasione di salvarsi: fare vedere a Ferrero (il presidente non sarà a Novi Sad causa festeggiamenti del compleanno suo e del figlio) e a tutta la società miglioramenti sensibili al di là del risultato. Il presidente lo ha blindato con un tweet e una dichiarazione, la stragrande maggioranza dei tifosi lo vorrebbe già esonerare. In novanta minuti Zenga si gioca tutto e intanto su di lui incombono le ombre di Del Neri e Montella. Il primo ha già detto sì e scalda i motori per tornare, il secondo costa molto (più di un milione di ingaggio e 5 milioni di clausola rescissoria) ma è il sogno di Ferrero.
CASSANO E IL MERCATO – Dai novanta minuti di questa sera dipenderà il futuro di Zenga ma non quello di Cassano. Fantantonio la prossima settimana tornerà a Genova a prescindere da chi lo allenerà. La decisione è della dirigenza, Zenga già sulla graticola non si è potuto opporre e se sarà ancora lui il mister dovrà iniziare a capire come gestire il talento di Bari Vecchia. In caso di esonero dell’Uomo Ragno per Del Neri non ci sarebbero problemi a tornare a lavorare con il numero 99. Sarà lui il prossimo colpo, poi anche a seconda di chi guiderà la Samp dalla panchina si cercheranno altri acquisti. Il no a Samaras presuppone nuove trattative in attacco: Denis è il primo della lista ma costa tre milioni, Facundo Ferreyra vuole l’Italia e la Samp ci pensa mentre l’alternativa low cost è Floccari a parametro zero. Difficile arrivare a Mendes, l’Al-Jaish ha alzato le pretese per il difensore centrale. Dal Brasile rilanciano il nome di Gefferson, terzino sinsitro classe 1994 che potrebbe prendere il posto di Regini in scadenza di contratto nel 2016. Per il resto tutto è bloccato: prima i novanta minuti di Novi Sad, poi la scelta del mister e l’arrivo di Cassano infine i colpi di mercato. Il futuro per la Sampdoria è adesso.