Europa League, consigli per gli acquisti
Calato il sipario sulla fase a gironi, l’Europa League riaprirà i battenti dal prossimo febbraio dopo il sorteggio dei sedicesimi di finale (20 dicembre a Nyon). Escludendo la superflua Sporting Lisbona-Videoton, da recuperare in serata, sono numeri di rilievo quelli che accompagnano la seconda competizione continentale: 48 club coinvolti per un totale di 144 gare disputate, 376 gol segnati con una media di 2,6 reti a partita. Realizzativamente parlando il girone del Napoli è stato il più prolifico con 41 centri: non è un caso che sia Edinson Cavani il mattatore del torneo. Al fotofinish il Rapid Vienna ha esorcizzato un trend di sole sconfitte, mentre la compagine più vorace non può che essere il Lione con 16 punti incassati.
Tralasciando le statistiche, è lecito premiare gli undici meritevoli di un posto al sole dopo la prima fase della manifestazione. Non ne abbiano a male i tifosi italiani se le scelte ricadono esclusivamente su interpreti esterni alla Serie A, premiati con una vetrina preziosa anche in ottica mercato. Scopriamoli insieme in questo 4-3-3 dal sapore estero.Bernd Leno (Bayer Leverkusen): classe ’92, coetaneo del collega e connazionale ter Stegen ed un futuro tra i pali tedeschi, Neuer permettendo. Imbattuto in tre dei quattro impegni affrontati con le Aspirine, si conferma uno dei portieri più promettenti in ambito europeo.
Radim Řezník (Viktoria Plzeň): laterale destro di 23 anni, prossimo al debutto nella Nazionale di Michal Bílek. Diligente nelle retrovie ma presente anche in chiave offensiva, sono infatti tre gli assist all’attivo. Prezzo del cartellino: 750.000 euro. Nell’era dell’austerity farci un pensierino è il minimo.
Jorge Pulido (Atletico Madrid): opportuno premettere come il ragazzo goda di fiducia soltanto in Coppa. Simeone gli preferisce Miranda e Godín nella Liga, puntando invece sul centrale 21enne nelle restanti apparizioni. Al Cholo non saranno comunque sfuggite le prestazioni confortanti del rampante spagnolo.
Christopher Samba (Anzhi): dal Lancashire al Daghestan, un viaggio proibitivo per il titanico difensore congolese. Solida presenza nella retroguardia russa, tra le migliori della competizione, si prende il lusso di calare la ghigliottina sul capo dell’Udinese decretandone l’eliminazione.
Cristian Ansaldi (Rubin Kazan): dal 2008 in maglia tatara, incomprensibilmente. Terzino sinistro di 26 anni in grado di coprire anche la corsia opposta, è uno dei migliori tornanti in circolazione. Argentino con passaporto italiano, dotato di mezzi tecnici e atletici, meriterebbe altri palcoscenici.
Míchel (Levante): nella prima storica comparsata europea dei granotes (le rane), il centrocampista valenciano trascina il Levante ai sedicesimi con due gol e tre assist. A riprova delle sue qualità un proficuo trend anche nella Liga, dove i rossoblù guardano dall’alto i più blasonati cugini del Valencia.
Cleiton Xavier (Metalist Kharkiv): maglia numero 10, trequartista o centrale, poco cambia per questo brasiliano dal piede sopraffino. Già a quota 12 gol stagionali, 4 in Europa League agevolato dalla folta colonia carioca nel club ucraino. Nel 2013 le primavere saranno 30, ma le sue doti meriterebbero lidi diversi dal gelo di Kharkiv.
Julien Gorius (Genk): altro mediano dalla carta d’identità meno florida (27 anni) ma dalle indubbie capacità. Francese trapiantato in Belgio dal 2005, è tra i protagonisti della sorpresa Genk prima nel suo girone davanti al Basilea. Combina abilità d’interdizione e inserimento, miscelati con una buona lettura tattica.
Daniel Chima Chukwu (Molde): guai a trascurare i bomber d’Africa in Scandinavia. Il ghanese Waris, bomber in Svezia con l’Häcken, è già preda dello Spartak Mosca. Il coetaneo nigeriano Chima, classe ’91, ha inutilmente lasciato il segno in tre occasioni per le sorti del Molde. Ma il tecnico Solskjaer (ex punta dei Red Devils) ne tesse le lodi e il prezzo è giusto: 500.000 euro.
Raúl Bobadilla (Young Boys): inevitabile, Raúl. L’argentino dal carattere pepato ha corretto il tiro, purtroppo per Guidolin. Cinque sigilli in sei gare, quattro rifilati ai friulani aumentando le quotazioni bernesi frenate dal Liverpool. Per chi cerca un terminale offensivo dalla buona verve, fisico e incline al dialogo coi compagni, il 25enne di Buenos Aires è l’uomo giusto.
Nikola Djurdjic (Helsingborgs): annata serba 1986 fermentata alle latitudini nordiche. Quattro inutili reti per le speranze dei Di Röe, tuttavia da marzo questo centravanti ha segnato a grappoli tra Norvegia, Svezia ed Europa League per un totale di 31 gol in 41 presenze. Valore di mercato inferiore ai 2 milioni di euro: perché non vederlo calcare i verdi prati italici?
Meritano un paio di menzioni per reparto anche altre stelle escluse dai magnifici undici. Hanno ben figurato i centrali difensivi Wollscheid (Bayer Leverkusen) e Torsiglieri (Metalist Kharkiv), giovani e affidabili. In mediana rincalzi di lusso sono Konoplyanka e Salah, rispettivamente ucraino del Dnipro ed egiziano del Basilea, esterni di limpida qualità. Alternative in attacco il brasiliano naturalizzato belga del Borussia Mönchengladbach De Camargo (tre reti in 64’ disputati, un gol ogni 21’!) e il rumeno Rusescu, punta e artefice dei successi dello Steaua in patria e in Europa.