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    Europa League, il Napoli guida il nuovo corso delle italiane?

    Europa League, il Napoli guida il nuovo corso delle italiane?

    • G.S.

    La lezione è stata imparata: l’Europa League non è più da sottovalutare. Non è più una “coppetta”, non è più bollata come una competizione di secondo piano. A maggior ragione che vincerla significa assicurarsi la Champions League per la stagione successiva. Inoltre, data la situazione, l’Europa League rappresenta l’unico mezzo per risalire il ranking Uefa. L’egemonia del calcio tedesco nelle varie competizioni, sia per club che per Nazionali, ha permesso alla Bundesliga di guadagnare altri punti nei confronti della Serie A, che almeno può consolarsi per il declino del calcio portoghese, che segue l’Italia nella classifica al quinto posto. Unico mezzo, si diceva, per ridurre il divario con la Germania.

    Perché, eccezion fatta per la Juventus, il cui cammino in Champions non sembra portare fino in fondo, l’Italia ha cinque squadre impegnate in Europa League. Dunque, poco e oculato turnover, con le nostre rappresentanti che hanno preferito schierare tanti titolari. Nell'analisi del “Giornale di Napoli”, giovedì si è giocato un turno d’andata dei sedicesimi di finale di questa competizione tutto sommato positivo. Un bilancio agrodolce, quello delle italiane. Infatti, sono arrivati quattro pareggi e una sola vittoria, quella del Napoli in Turchia. Un successo che permette agli azzurri di considerare il passaggio agli ottavi cosa fatta e che quindi permette a Benitez di gestire al meglio il turnover. Rimane solo da sperare in un sorteggio benevolo, perché avversari insidiosi non mancano, a partire dalle stesse squadre italiane, proseguendo con l’Everton, ad esempio, che con una vittoria tonda a casa dello Young Boys ha messo una seria ipoteca sul passaggio del turno.

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