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Europa League: gli uomini mercato Tsimikas e Jimenez sulla strada della Roma, ma il vero spauracchio è Traoré
Il Siviglia del grande ex Monchi rischia di essere l'ultimo appiglio stagionale della Roma di Paulo Fonseca in una stagione partita con grandi aspettative e, almeno fino a dicembre, proseguita con grande ottimismo, prima del crollo in questo 2020. Archiviato l'obiettivo di conquistare il pass per la prossima Champions League attraverso il campionato, vincere l'Europa League diventa la strada alternativa e obbligata per i giallorossi che, in caso di vittoria contro gli andalusi nella gara secca in Germania del prossimo 6 agosto, partirebbero da favoriti nell'eventuale quarto contro la vincente di Olympiacos-Wolverhampton, con la prospettiva concreta di trovarsi il Manchester United in semifinale.
IL RITORNO DEGLI DEI - Mancava da 3 anni il titolo al Pireo, ma al termine del girone a 6 squadre per decretare i nuovi campioni di Grecia dopo lo stop per l'emergenza coronavirus, l'Olympiacos ha confermato il dominio espresso nella stagione regolare chiudendo con 20 punti di vantaggio sui rivali dell'AEK. Il solito mix di gioventù ed esperienza, la squadra di Pedro Martins è un'habitué dei palcoscenici europei e può vantare diversi nomi di spessore nel suo undici iniziale. La difesa è costruita sulla solidità dell'ex Sporting Lisbona e Villarreal Rubén Semedo che - dimenticati i problemi extracampo - è tornato a rendere su ottimi livelli. Una certezza anche il nazionale norvegese Elabdellaoui, mentre il "volto nuovo" è l'obiettivo di mercato del Napoli Tsimikas. In mezzo al campo, insieme all'arcinoto Bouchalakis, occhio alla freschezza del guineano Mady Camara (6 gol in stagione). In avanti, con l'intramontabile Valbuena - 8 gol e 23 assist distribuiti nell'arco della stagione - la Roma dovrà prestare attenzione all'esterno offensivo classe '94 Masouras e all'ex centravanti del Granada El-Arabi, autore di 17 gol in campionato.
DAL PORTOGALLO CON FURORE - Tanto Portogallo nei freschi campioni di Grecia, tanti i lusitani su cui ha costruito le proprie fortune recenti anche il Wolverhampton, che aveva iniziato il suo cammino europeo la scorsa estate eliminando il Torino di Mazzarri. Un club sul quale c'è il forte imprinting del procuratore Jorge Mendes che, tra gli altri, ha piazzato il tecnico Nuno Espirito Santo, giustiziere della Roma di Spalletti nel play-off di Champions dell'estate 2016. E' lui uno dei principali artefici della risalita dei Wolves fino alle porte del paradiso: le tre vittorie consecutive dopo il lockdown avevano illuso di poter mettere nel mirino il quarto posto in Premier, prima che il doppio ko con Arsenal e Sheffield riportasse Ruben Neves e compagni sulla terra. L'ex centrocampista del Porto, letale nelle conclusioni da fuori e sui calci piazzati, è un altro dei giocatori di punta di una squadra che ha costruito le proprie fortune anche sul rendimento della coppia d'attacco formata da Diogo Jota (15 gol e 6 assist) e dal messicano - obiettivo della Juve - Raul Jimenez (24 reti e 10 assist). Innescati da quella freccia che è oggi Adama Traoré, trasformato nel fisico e nel rendimento rispetto all'acerbo talento formatosi a Barcellona.
IL RITORNO DEGLI DEI - Mancava da 3 anni il titolo al Pireo, ma al termine del girone a 6 squadre per decretare i nuovi campioni di Grecia dopo lo stop per l'emergenza coronavirus, l'Olympiacos ha confermato il dominio espresso nella stagione regolare chiudendo con 20 punti di vantaggio sui rivali dell'AEK. Il solito mix di gioventù ed esperienza, la squadra di Pedro Martins è un'habitué dei palcoscenici europei e può vantare diversi nomi di spessore nel suo undici iniziale. La difesa è costruita sulla solidità dell'ex Sporting Lisbona e Villarreal Rubén Semedo che - dimenticati i problemi extracampo - è tornato a rendere su ottimi livelli. Una certezza anche il nazionale norvegese Elabdellaoui, mentre il "volto nuovo" è l'obiettivo di mercato del Napoli Tsimikas. In mezzo al campo, insieme all'arcinoto Bouchalakis, occhio alla freschezza del guineano Mady Camara (6 gol in stagione). In avanti, con l'intramontabile Valbuena - 8 gol e 23 assist distribuiti nell'arco della stagione - la Roma dovrà prestare attenzione all'esterno offensivo classe '94 Masouras e all'ex centravanti del Granada El-Arabi, autore di 17 gol in campionato.
DAL PORTOGALLO CON FURORE - Tanto Portogallo nei freschi campioni di Grecia, tanti i lusitani su cui ha costruito le proprie fortune recenti anche il Wolverhampton, che aveva iniziato il suo cammino europeo la scorsa estate eliminando il Torino di Mazzarri. Un club sul quale c'è il forte imprinting del procuratore Jorge Mendes che, tra gli altri, ha piazzato il tecnico Nuno Espirito Santo, giustiziere della Roma di Spalletti nel play-off di Champions dell'estate 2016. E' lui uno dei principali artefici della risalita dei Wolves fino alle porte del paradiso: le tre vittorie consecutive dopo il lockdown avevano illuso di poter mettere nel mirino il quarto posto in Premier, prima che il doppio ko con Arsenal e Sheffield riportasse Ruben Neves e compagni sulla terra. L'ex centrocampista del Porto, letale nelle conclusioni da fuori e sui calci piazzati, è un altro dei giocatori di punta di una squadra che ha costruito le proprie fortune anche sul rendimento della coppia d'attacco formata da Diogo Jota (15 gol e 6 assist) e dal messicano - obiettivo della Juve - Raul Jimenez (24 reti e 10 assist). Innescati da quella freccia che è oggi Adama Traoré, trasformato nel fisico e nel rendimento rispetto all'acerbo talento formatosi a Barcellona.