Allianz Stadium di Torino, Juventus - Inaugurato nel settembre 2011 dopo due anni di lavori, l’attuale Allianz Stadium sorge sulle ceneri del vecchio Delle Alpi, a seguito di un investimento di 155 milioni di euro. La Juventus iniziò le opere di costruzione dello stadio due anni dopo il ritorno in Serie A, dando vita ad un centro dalle potenzialità economiche futuribili. La capienza è pari a 41.507 spettatori, il che lo rendono uno dei forti candidati a essere inseriti nella lista.

Mapei Stadium di Reggio Emilia, Sassuolo - La famiglia Squinzi ha messo in ballo la propria azienda, la Mapei, per far fronte alla acquisizione e alla ristrutturazione dello stadio Città del Tricolore: 3,75 milioni spesi tra il 2010 e il 2012 per l’acquisizione dopo il fallimento della Reggiana e per il primo ammodernamento. Manto sintetico, spogliatoi e panchine nuove, impianto Led pubblicitario e una struttura adatta alla visione dei match, il Mapei Stadium ha ospitato la finale di UEFA Women’s Champions League tra Wolfsburg e Lione nel 2016 anche grazie alla sua capienza di 23.717 spettatori. L’impianto, tuttavia, non è stato inserito nella lista delle candidature.

Gewiss Stadium di Bergamo, Atalanta – Altra sede non considerata al momento della presentazione della lista preliminare ma altro fiore all’occhiello del calcio italiano. Acquistato il vecchio Atleti Azzurri d’Italia nel 2015 per 8,75 milioni di euro, la famiglia Percassi ha iniziato i primi lavori di ristrutturazione nello stesso anno, per poi continuarli nel 201 e poi nel 2019. Gli ampliamenti, ottenuti grazie agli investimenti della Gewiss – che si è così appropriata dei naming rights  – sono avvenuti nel corso dei mesi, per una spesa complessiva di 35 milioni di euro. Capienza di 21.300 spettatori.

Dacia Arena di Udine, Udinese – Altro impianto non considerato dalla FIGC. Nato dopo l’acquisto della superficie per 100 anni dello Stadio Friuli nel 2013 da parte della famiglia Pozzo, la Dacia Arena è stata costruita in tre anni, con una spesa complessiva di 25 milioni i euro. Inaugurato nel 2016, ha una capienza di 25.132 spettatori.

Benito Stirpe di Frosinone, Frosinone - Il Benito Stirpe di Frosinone nasce da una gestazione di quasi quarant’anni. Iniziati i lavori negli anni ottanta, lo stadio ha visto la luce nel biennio 2015-2016, quando il Frosinone è riuscito ad approdare in Serie A per la prima volta nella storia. Capienza pari a 16.125 spettatori. Impianto non considerato dalla Federazione ma l’ultimo dei cinque stadi di proprietà presenti attualmente nel nostro Paese. Ma ora torniamo, dopo Torino, torniamo alle possibili sedi prese in considerazione dalla FIGC.

San Nicola di Bari, Bari – Lo storico impianto pugliese si è recentemente rifatto il look con alcuni lavori di rifacimento della copertura. Per lo stadio sono state eseguite alcune attività di manutenzione straordinaria. Sono state installate alcune reti di sicurezza, più alcuni teli in materiale plastico che possano permettere il rafforzamento della resistenza alle intemperie meteorologiche. Per il futuro, ci si aspettano nuovi lavori per un impianto (con capienza di 58.290 spettatori) inaugurato nel 1990 e che ha ospitato alcune partite di Italia ‘90, oltre che la finale di Coppa Campioni nel ‘91.

Dall’Ara di Bologna, Bologna – L’attuale capienza è di 36.462 spettatori ma la società emiliana è tra i club che si stanno muovendo con più insistenza per dotarsi di un nuovo e moderno impianto. A partire dall’estate del 2025, partiranno i lavori di riqualificazione dello stadio emiliano che verrà ristrutturato con l’obiettivo di essere inaugurato nella primavera del 2027. Nel frattempo, il Bologna giocherà in uno stadio temporaneo, i cui lavori verranno avviati nell’estate del 2024 e dureranno per un anno. Il tutto è perfettamente in linea con la data di scadenza per la FIGC, fissata dalla UEFA, del 2026.

Unipol Domus di Cagliari, Cagliari - La Unipol Domus prima era conosciuta come Sant’Elia, la cui inaugurazione risale al 1970. Lo stadio è stato successivamente demolito il 10 marzo 2015 per dare vita proprio alla Unipol Domus. La nuova casa del Cagliari ha aperto le porte al pubblico il 10 settembre 2017 ed è uno tra gli impianti maggiormente nuovi presenti sul suolo italiano. Capienza? 16.416 spettatori. Lo stadio è di proprietà del Comune ma è in gestione della società sarda.

Artemio Franchi di Firenze, Fiorentina – Il club toscano sta portando avanti il progetto di ristrutturazione dell’attuale impianto da 43mila posti. Ci sono alcuni nodi da sciogliere ma Rocco Commisso, dopo l’inaugurazione del nuovo centro sportivo (il Viola Park) vuole regalare alla città di Firenze una nuova casa. I problemi riguardano il costo dell’affitto dell’impianto e la durata della sua concessione che in base alle nuove norme non può essere superiore ai 50 anni. L’idea, comunque, è quella di decretare la vittoria del bando a luglio così da far partire i lavori a fine 2023, con la curva Ferrovia che sarà interessata dai lavori da gennaio 2024. In linea per il 2026.

Marassi di Genova, Genoa e Sampdoria – Genova ha una gran voglia di dotarsi di un nuovo e mdoerno stadio, che a oggi ha una capienza da 33.205 posti. Lo scorso aprile, la città di Genova ha consegnato alla Figc, in concomitanza con il convegno "Il futuro degli Stadi in Italia", il dossier sul progetto del nuovo Luigi Ferraris, passo fondamentale per inserire lo stadio cittadino tra quelli candidati ad ospitare gli Europei del 2032. L’AD del Genoa Andres Blazquez ha così affrontato l’argomento: “Noi, così come la Sampdoria, abbiamo avuto diversi incontri con il sindaco e con la Regione. È stato un lavoro condiviso, sarà lo stadio di Genova e ci giocheranno entrambe le squadre. Un budget non è ancora stato definito, si tratta di oltre 100 milioni. La prima fase dei lavori dovrebbe concludersi nel 2024/2025 mentre nei tre anni successivi sarà completato il resto. Si partirà con la tribuna, poi si lavorerà su gradinate e distinti. Le squadre continueranno a giocare al Ferraris”. Genova si lancia verso un posto per Euro 2032.

Diego Armando Maradona di Napoli, Napoli - Recentemente, il Napoli e il Comune hanno unito le forze per dare il via ai lavori allo stadio Maradona. Il sindaco Manfredi e il patron partenopeo De Laurentiis hanno intenzione di intervenire e ammodernare l’ex San Paolo e renderlo un impianto moderno, aperto 7 giorni su 7 e con spazi interni. Un impegno in vista proprio degli Europei 2032. Capienza attuale? 54.726 posti.

Olimpico di Roma, Roma e Lazio – Nella capitale, la situazione è delicata. La Roma, nella persona di Dan Friedkin, ha tutta l’intenzione di abbandonare l’attuale impianto casalingo per dotarsi di uno stadio di proprietà. La società giallorossa ha comunicato la presentazione al Campidoglio di uno studio di fattibilità, per la realizzazione di uno stadio su un’area comunale nella zona di Pietralata. Discorso diverso per la Lazio, invece, con il patron Lotito che ha ribadito il proprio interesse ad andare su un nuovo progetto o sulla ristrutturazione del Flaminio. I discorsi vanno avanti ma la sensazione comune è che l’Olimpico sia ormai inadatto a ospitare settimanalmente le due squadre capitoline. Si farà in tempo per il 2026 prima e per il 2032 poi? L’attuale capienza dell’Olimpico è di 70.634 posti.

Bentegodi di Verona, Hellas Verona - Damiano Tommasi, sindaco di Verona, aveva spiegato, nelle scorse settimane, che ci sono diverse possibilità per ristrutturare il Bentegodi. Servirebbero circa 10-12 milioni per questo intervento. Ma non è l’unica opzione. Il 27 marzo 2019, in collaborazione con la Di Vincenzo Dino Spa, dopo aver firmato un accordo con il presidente dell’Hellas Verona Maurizio Setti, è stato presentato al Comune un progetto per costruire, vicino al Bentegodi che verrebbe demolito, un Nuovo Arena Stadium. Attualmente, il Bentegodi ha una capienza da 31.045 posti.

Giuseppe Meazza (San Siro) di Milano, Milan e Inter – Altra situazione spinosa nel capoluogo milanese. L’ipotesi più probabile è che entrambe le società abbandonino San Siro (capienza da 75.817 posti). Il Milan ha già compiuto il primo vero passo importante, in vista della costruzione di un nuovo impianto che possa ospitare le partite casalinghe della formazione rossonera e da realizzare a San Donato. L’Inter, invece, nonostante non ci siano ancora stati atti formali, si è interessata per un nuovo impianto a Rozzano e presto potrebbero esserci sviluppi, anche grazie alla firma di un diritto di esclusività fino al 30 aprile 2024. Gli Europei si giocheranno a San Siro o in uno dei nuovi stadi in provincia di Milano?

L'area individuata dall'Inter per il futuro impianto a Rozzano

Il progetto del nuovo stadio del Milan a San Donato