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    Italia, Spalletti: "Stasera protagonisti o comparse. Ci sono stati comportamenti che non voglio rivedere"

    Italia, Spalletti: "Stasera protagonisti o comparse. Ci sono stati comportamenti che non voglio rivedere"

    • Redazione CM
    L'Italia si gioca la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024 a Lipsia, contro la Croazia, nell'ultima giornata del gruppo B: agli Azzurri basta non perdere per consolidare il secondo posto, ricordando che anche arrivando terzi (perdendo con uno scarto di massimo due gol) si potrebbe staccare il pass.

    FORMAZIONE RIVOLUZIONATA - Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale, ha rivoluzionato la formazione sorprendendo tutti: fuori Chiesa e Scamacca, difesa a tre con Dimarco largo e Raspadori in coppia con Retegui.

    LE PAROLE DI SPALLETTI - Prima del calcio d'inizio di Croazia-Italia, Spalletti ha parlato a Sky Sport e spiegato le sue decisioni: "Noi già in America si è giocato così, già a Empoli si è giocato così, già le convocazioni lasciavano intendere questo. Io vi ho detto no perché alto a destra ci può giocare Chiesa, Cambiaso... Però era una cosa di cui si era parlato. Avevo l'esigenza di mettere qualcuno più vicino alla punta. Abbiamo dato tante colpe a Scamacca, ma è rimasto troppo solo nella prima partita".

    ASSORBIRE L'IMPATTO - "Avevo bisogno di assorbire i tagli dei loro centrocampisti, loro hanno due terzini che spingono. Invece di fare uno che cala a destra o sinistra per assorbire ci sono già due che aspettano e si mantiene intatta la qualità in mezzo al campo. Barella, Jorginho, Pellegrini e Raspadori sanno dialogare".

    RETEGUI - "L'ho visto entrare benissimo. I ragazzi stanno tutti abbastanza bene. Nell'ultima partita non siamo stati capaci di fare quello che abbiamo volevamo e possiamo. Ci sono stati comportamenti che non voglio rivedere. Però abbiamo le carte in regola per fare una partita equilibrata in mezzo, anche se può sembrare in maniera differente. Se gioca Perisic farà l'ala sinistra, non il terzino. Noi vogliamo essere nelle condizioni di avere la sostanza per tenere in equilibrio la partita".

    CUORE E TESTA - "Qui c'è il mio cuoricino, la mia catenina (ride, ndr). Noi riceviamo da tutte queste persone tutto questo affetto, questo amore. Questo contatto diretto con loro ci manda il messaggio che sia una partita importante, non quello che uno vuole dare come taglio".

    QUANDO HA PENSATO LA FORMAZIONE - "Sempre, perché le analisi si fanno della partita precedente ma anche di tutto il percorso fatto.  I nostri alti e bassi ci sono stato, i giocatori si sono portati a casa tutto quello che speravano. Loro hanno fatto il loro dovere fino a questo punto qui. Io sono arrivato che si era persa una partita e bisognava qualificarci. C'era il timore di non farcela. Poi c'è stato il girone della morte, dove noi ci giochiamo la qualificazione nella partita con la Croazia: una sfida che ci renderà protagonisti o comparse della nostra storia".

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    CheTeLoDicoAFare
    CheTeLoDicoAFare

    A 30 secondi dalla fine sono diventati tuti eroi erano già sul crocifisso vabbe

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