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    Euro 2016, Germania: il cammino, la stella e la sorpresa

    Euro 2016, Germania: il cammino, la stella e la sorpresa

    Partecipazioni: 9 (1972, 1976, 1980, 1984, 1988, 1992, 1996, 2000, 2004, 2008, 2012)

    Miglior risultato: campione d'Europa (1972, 1980, 1996)

    IL CAMMINO 

    La Germania, inserita nel girone D con Georgia, Gibilterra, Irlanda, Polonia e Scozia, si qualifica come prima classificata, con 22 punti in 10 partite (sette vittorie, un pareggio e due sconfitte). Dopo il 2-1 sulla Scozia nella giornata d'esordio, arriva l'inaspettata prima sconfitta della sua storia contro la Polonia, per 2-0. I campioni del Mondo in carica soffrono anche nella partita successiva, contro l'Irlanda, quando non vanno oltre l'1-1. Dopo quel pareggio, arrivano però cinque vittorie consecutive, fino alla sfida di ritorno contro l'Irlanda, che si rivela bestia nera della squadra di Löw e la batte 1-0 grazie al gol dell'attaccante del Southampton, Shane Long. Il 2-1 sulla Georgia dell'ultima giornata consegna il primo posto alla nazionale tedesca.

    LA FORMAZIONE TIPO

    (4-2-3-1): Neuer; Rüdiger, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Müller, Özil, Draxler; Gomez.

    LA STELLA

    Thomas MÜLLER: il trequartista del Bayern Monaco è uno dei leader di questa nazionale. Il suo bollettino stagionale parla di 32 gol in 49 partite con la maglia dei bavaresi. Numeri che sicuramente Müller vorrà aggiornare, in una delle poche competizioni in cui non ha mai segnato. Nel 2010 si laureò capocannoniere e miglior giovane al Mondiale in Sudafrica con cinque gol in sei partite. Stesso numero di reti messe a segno anche in Brasile, nella vittoriosa spedizione della squadra di Löw. L'edizione 2012 dell'Europeo, invece, si concluse con un clamoroso zero nella casella delle reti messe a segno dal "Raumdeuter", letteralmente "colui che interpreta gli spazi". Mai soprannome fu più azzeccato per un calciatore, che spesso appare estraneo al gioco della sua squadra, ma ha l'incredibile capacità di farsi trovare sempre nel posto giusto al momento giusto.


    LA POSSIBILE SORPRESA

    Quella che si è appena conclusa è stata la stagione della consacrazione per Leroy SANÉ. L'esterno dello Schalke 04, classe '96, aveva colpito tutti con il suo gol al Real Madrid nel giorno dell'esordio in Champions League nel 2014/15. Chiamato alla conferma con un posto da titolare fisso con la maglia dei Königsblauen, Sané non ha deluso, con 9 gol e 7 assist in 42 partite. È nel giro della nazionale tedesca dall'Under 19, con quella maggiore non ha ancora messo a segno il suo primo gol. Ha davanti gente come Müller, Özil, Götze e Draxler, ma se avrà un'occasione la sfrutterà al massimo.

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