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Euro 2016, Belgio: il cammino, la stella e la sorpresa
Miglior risultato: terzo posto (1972)
IL CAMMINO
Sette vittorie, 2 pareggi ed un ko: è questo il bilancio del Belgio, che ha chiuso davanti a Galles, Bosnia, Israele, Cipro e Andorra il gruppo B. 23 punti totali, 24 i gol realizzati e 5 quelli subiti. La marcia dei ragazzi di Wilmots si apre con la cinquina ad Andorra, poi arriva un doppio pareggio con Bosnia e Galles, prima di ripresentarsi nel 2015 con la facile vittoria su Cipro. A giugno 2015 un gol di Bale permette al Galles di vincere lo scontro diretto e mettere nel mirino il primo posto, ma da settembre in avanti i Diavoli Rossi non sbagliano più, superando Bosnia, Cipro e Israele e, grazie ad un doppio passo falso del Galles, ad effettuare il controsorpasso in vetta.
LA FORMAZIONE TIPO
(4-3-3): Courtois; Denayer, Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen; Witsel, Nainggolan, Fellaini; de Bruyne, Lukaku, Hazard.
LA STELLA
Dopo un'annata da dimenticare al Chelsea, con dei timidi segnali di risveglio soltanto nell'ultimo mese e mezzo di stagione, Eden HAZARD ha la grande opportunità di diventare il trascinatore del Belgio in Francia e di consacrare ulteriormente il proprio talento a livello internazionale dopo l'esperienza al Mondiale brasiliano, chiusasi ai quarti di finale. La classe non si discute, la condizione atletica è ritrovata e, se ci sarà anche la voglia di riscatto, Wilmots potrà sperare di fare molta strada grazie al suo fuoriclasse.
LA POSSIBILE SORPRESA
Pure in un'annata storta come quella del Marsiglia, Michy BATSHUAYI ha timbrato il cartellino ben 17 volte nell'ultima Ligue 1 ed è destinato ad essere un uomo mercato al termine dell'Europeo. Partendo inizialmente come alternativa ai due presunti titolari nel ruolo di centravanti, rispetto a Lukaku e Benteke ha le qualità atletiche e la freschezza necessarie per imporsi come il "9" a sorpresa della formazione belga e diventare una stella del torneo.