Euro 2012: Grecia, il calcio farà dimenticare la crisi?
La Grecia non è certo l'espressione del calcio champagne ma è una squadra rognosa. Ne sanno qualcosa Cristiano Ronaldo e compagni che si sono visti strappare di mano nel 2004 un Europeo che sembrava già in tasca. I greci arrivano in Polonia e Ucraina con il pesante fardello di un paese messo in ginocchio dalla crisi economica. Panem et circenses dicevano i latini e a questi ultimi può contribuire la nazionale. Un buon Europeo non cancella il peso della crisi ma la può alleggerire, almeno per un po'.
LA STORIA ALL'EUROPEO
Nel 2004 in Portogallo la Cenerentola Grecia lascia tutti a bocca aperta e sale per la prima volta nella sua storia sul tetto d'Europa. L'impresa è ancora più sorprendente se si considera che gli uomini di Otto Rehhagel arrivano in finale contro il Portogallo padrone di casa. La partita è brutta e tattica ma al 57' il gol di Charistaes consegna di fatto il titolo agli ellenici. Per la prima volta nella storia del torneo la squadra ospitante è sconfitta in finale. Nel suo cammino la Grecia elimina le più blasonate Spagna, Francia e Repubblica Ceca. Nella sua storia gli ellenici hanno preso parte al torneo solo tre volte: oltre al trionfo del 2004, si contano due eliminazioni al primo turno, nell'80 in Italia e nel 2008 in Austria e Svizzera.
IL CT: FERNANDO SANTOS
Portoghese di nascita ma greco d'adozione. Fernando Santos assume la guida della nazionale nel 2010, succedendo a Otto Rehhagel, il ct del trionfo del 2004, rimasto in panchina per ben nove anni. Il tecnico lusitano prende in mano la squadra dopo l'eliminazione al primo turno ai Mondiali. In Portogallo ha guidato club come Benfica e Porto e in Grecia era conosciuto per aver allenato Aek, Panathinaikos e Paok.
Impeccabile il cammino della squadra in qualificazione: la Grecia ha chiuso il girone imbattuta con sette vittorie e tre pareggi. In 18 partite la squadra di Santos ha perso solo un'amichevole con la Romania in novembre. Questa la sua filosofia di gioco. 'La tattica prima di tutto, la tecnica al secondo posto. Se avessi Messi lo schiererei anche se non fosse d'aiuto dal punto di vista tattico. Ma la Grecia non ha Messi, per questo mettiamo la tattica prima della tecnica, poi vengono lo spiriti di gruppo, l'esperienza internazionale e la versatilità".
LA STELLA: GIORGIOS KARAGOUNIS
Per i tifosi dell'Inter non è un ricordo piacevole. Giorgios Karagounis arriva a Milano nel 2003 ma è sempre in panchina. Resta in nerazzurro fino al 2005 poi torna in patria, al Panathinaikos. In Grecia invece è un mito. Il centrocampista, classe '77, indossa la maglia della nazionale, di cui è anima, leader e capitano, dal '99.
E' sopravvissuto a tre cambi di ct, da Danil a Santos passando per Rehhagel ed ha svolto un ruolo determinante nel trionfo europeo del 2004. L'unico rammarico non aver disputato la finalissima contro il Portogallo perché squalificato. E' ad un passo dal record di presenze con la maglia della nazionale che appartiene a Zagorakis.
LA POSSIBILE RIVELAZIONE: SOTIRIS NINIS
E' il nuovo acquisto del Parma, che l'ha strappato al Panathinaikos a parametro zero. Sotiris Ninis, 22 anni, è un'ala destra veloce e tecnica, in grado di giocare anche al centro. Nel 2010 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1989 stilata da Don Balon. A soli 18 anni nel 2008 viene convocato per la prima volta in nazionale. All'esordio segna un gol contro Cipro diventando il marcatore più giovane nella storia della nazionale greca. A detta degli esperti è il talento greco più promettente e cristallino. Bel colpo, Ghirardi!
I 23 CONVOCATI