Euforia Napoli? Non proprio: tifosi ugualmente in ansia
Una gara lunga centottanta minuti. Prima la Roma, messa sotto dal Genoa e capace di rimontare. Poi il Napoli, costretto a vincere per tenere a debita distanza i giallorossi. Una partita nella partita, vissuta e commentata dai tifosi “social” e riportati puntualmente dal “Roma”: “Tutti ad elogiare Totti ma nessuno dice che la punizione del due a due non c’era. Problemi loro, comunque. Possono vincere quanto vogliono, stanno sempre dietro”. Da Fabio Aliperta a Gaetano Capuano: “Il secondo posto è determinante per il mercato. Non voglio vivere con De Laurentiis l’incubo del terzo posto. Bilbao docet. All’epoca non si fece mercato e anche stavolta andrebbe allo stesso modo”. Giuseppe Granata: “Il primo passo è stato compiuto, adesso pensiamo alle prossime due gare e portiamoci questo secondo posto a casa”.
Non si illude Luca Mugione: “La vittoria con l’Atalanta era preventivabile, eppure siamo riusciti a costruirci da soli delle difficoltà. Temo la trasferta di Torino, i rapporti tra le due società non sono ottimi e da anni Ventura ha il dente avvelenato con il Napoli e con lo stesso De Laurentiis”. Giovanni Focone: “Il Napoli deve badare solamente a se stesso, ha tutto nelle sue mani. Se le vinciamo tutte non c’è Roma che tenga. E’ stato un peccato ridursi così, con un margine di vantaggio piuttosto ridotto ma il coltello dalla parte del manico ce l’abbiamo noi”. Sandro Cervone: “In ventimila allo stadio per una partita determinante in chiave secondo posto. Da questo si capisce quanto il pubblico si sia allontanato dal Napoli, nonostante gli ottimi risultati conseguiti. Colpa di una società che non ha mai saputo valorizzare il concetto di napoletanità, lo stesso sventolato ai quattro venti da De Laurentiis che non è mai riuscito ad afferrarne il significato”.