Eto'o 'Benitez? E chi lo sente più?'
Samuel Eto'o ospite del Chiambretti Night in onda domani sera su Canale 5; il camerunense ha parlato di tutto: «Quando si gioca a calcio la cosa più importante è vincere. A un certo momento lo scorso anno dovevamo dare tutto di più. Quando Mourinho me lo ha chiesto, ci ho provato ed è andata bene. La visione di Mourinho nell'Inter è stata diversa dagli altri. Lui è un numero uno e lo ha dimostrato».
Cosa significa per lei essere uno dei più ricchi giocatori del mondo?
«Sono più ricco non per il soldi, ma perché ho realizzato il mio sogno. Dio ha voluto che io facessi quello che voglio e ho vinto tanto. Pochi bambini neri hanno la mia fortuna ora, ma stiamo lottando perché molti più abbiano questa opportunità. La mia fondazione e quella di Drogba si stanno impegnando per questo».
Cosa le ha insegnato Capello?
«Mi ha fatto lavorare molto e sodo. Ci allenavamo di pomeriggio e mi diceva questo non lo fai bene, fallo meglio. Dopo qualche anno mi ha detto “l''ho fatto perché sapevo dove potevi arrivare».
Guardiola ha mandato via lei, Ronaldinho, Zambrotta e Ibra. Perché?
«Pep è un grande allenatore. Abbiamo avuto come in ogni squadra dei diverbi, ma quando sono andato via Barcellona non avevo rimorsi per quello che avevo fatto, né in campo né fuori. Con Guardiola mi sento ancora, anche con Mourinho, sempre. Con Benitez? No».
Che cosa ha sbagliato Benitez nell'approccio allo spogliatoio?
«Non sono d'accordo con questo modo di vedere le cose. Fino alla partita contro la Juve abbiamo giocato bene. Ci sono cose che succedono nello spogliatoio che io tengo per me. Lo ringrazio perché ci ha abituato a vincere due coppe e lo ringrazio per quello che ha fatto per noi».
C'è qualcosa che ti fa paura?
«L'acqua perché non so nuotare e i cani perché con un cane ho avuto una brutta esperienza e mi ha rotto un ginocchio».