Eto'o: 'In Russia per i soldi e per i bambini africani'
Ai microfoni de L'Equipe, Samuel Eto'o racconta i motivi che lo hanno spinto ad accettare la proposta dell'Anzhi.
"A giugno, poco prima di Camerun-Senegal, il mio compagno di squadra e connazionale Benoit Angbwa, mi ha detto che il proprietario dell'Anzhi voleva parlare con me - spiega l'ex attaccante dell'Inter -. In seguito l'ho incontrato a Parigi e poi ne ho parlato con il presidente Moratti. Non avrei mai lasciato l'Inter se mi avessero proposto lo stesso ingaggio che percepivo in nerazzurro".
"L'ho fatto - aggiunge Eto'o - anche per dimostrare ai bambini africani che tutto è possibile, che si può diventare qualcuno e diventare gente importante. Non rimpiango nulla".
Poi il camerunese racconta anche un retroscen relativo al passaggio dal Barcellona all'Inter nel 2009: "Avevo praticamente firmato per un altro club, era tutto concordato, mentre ero a Yaoundee ricevetti le telefonate di Moratti e Mourinho che mi convinsero ad andare a Milano. Fu una scelta coraggiosa, anche perchè avevo già dato la parola a un altro club".