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Esempio per i compagni, speranza per i tifosi: Inter, è Barella il tuo capitano
CAPITANO IN PECTORE - Cagliaritano e interista, Barella sa bene da dove viene e dove vuole arrivare. E allora chi se non lui? Chi avrebbe potuto rimettere in piedi l’Inter se non il capitano in pectore. Da sempre l’ultimo ad arrendersi, da sempre a disposizione, sostenuto o meno dalle migliori condizioni fisiche. Gioca con una caviglia in disordine e una fasciatura rigida a protezione. Tirerà indietro la gamba, pensi. Ma quando mai? Non si risparmia, non sa farlo. Ci mette la gamba e pure la faccia, prende una botta allo zigomo e si rialza. È ovunque, con un’energia che ti fa venir voglia di fare un trasloco e spostare armadi fino al quinto piano, senza ascensore.
STENDARDO DA ESIBIRE - Il suo gioco è trascinante, contagioso. Un esempio per la squadra e una speranza per i tifosi. Barella non accetta la sconfitta né l’altrui superiorità. Non si sente inferiore a nessuno e se continua su questa strada, saranno pochi a stargli davanti. La mentalità che deve acquisire l’Inter è quella già insita in questo calciatore. Dietro a quel numero 23, c’è un tifoso, un guerriero e un capitano. Un ragazzo che dovrà diventare la faccia e il simbolo di una squadra, un punto di riferimento per chi c’è e chi invece deve ancora arrivare. L’Inter, a Cagliari, ha trovato un tesoro inestimabile.