ESCLUSIVO Laxalt: 'No alla Lazio per l'Inter. Sono più Davids che Recoba'
Diego Laxalt, uno dei cinque acquisti già annunciati dall'Inter in vista della prossima stagione, si confessa in esclusiva a calciomercato.com. L'uruguaiano, interista da sempre, è pronto per vivere il suo sogno e conquistare i suoi nuovi tifosi. Ecco l'intervista completa:
Qual è il tuo primo ricordo legato al calcio?
Fin da bambino ho avuto questa passione, volevo a tutti i costi diventare un giocatore professionista. Ho iniziato in una piccola squadra chiamata Santa Catalina, sono stato lì fino ai dieci anni. Ma davvero da piccolo ogni momento era buono per giocare e cercare di migliorarmi.
Sei una persona timida o estroversa?
Sono timido. Però ho una pettinatura particolare. Ho le treccine da quando avevo quindici anni. Un mio amico mi disse che sua figlia le sapeva fare, così ho provato, mi sono piaciute e da allora le porto. Ho pure coinvolto mia madre: ha imparato a farle e ora ci pensa lei ai miei capelli. Ed è per questo look un po’ particolare che mi hanno soprannominato “Valde”, da Valderrama…
Contento di essere arrivato a firmare per l’Inter?
Fin da piccolo il mio obiettivo era quello di giocare in Europa e il mio sogno era proprio quello di vestire la casacca nerazzurra. Vedevo le partite in tv e mi piaceva davvero tanto il modo di giocare dei nerazzurri. Così sono diventato tifoso interista. Alla Playstation sceglievo e gioco tuttora, a maggior ragione, proprio con l’Inter. Così, appena ho saputo della loro offerta, dopo un breve consulto con i miei genitori e il mio agente, non ho avuto dubbi. Su di me c’era pure la Lazio. Ma l’Inter è l’Inter…
Quali sono le tue caratteristiche come calciatore?
Ho sempre giocato come centrocampista. Sono un “volante”, uno a cui piace sia la fase offensiva che quella difensiva. Corro tanto e do sempre il massimo. Penso di assomigliare nel modo di giocare ad Edgar Davids.
Perché allora sei stato accostato a Recoba?
Questo non lo so. Però voglio precisare che io e lui giochiamo in due ruoli completamente diversi. In più io voglio entrare nella storia dell’Inter con il mio di nome e per quello che farò sul campo con la maglia nerazzurra. E non vivere quindi di luce riflessa.
Nonostante la tua giovane età pensi di essere già pronto per la Serie A?
Bè, assolutamente sì. Alla fine è sempre calcio! Sicuramente il campionato italiano è più veloce e più fisico rispetto a quello uruguaiano, però sto vedendo tantissime partite in tv per “studiare” i vostri segreti. Però ripeto, è sempre calcio, e credo nelle mie potenzialità.
Conosci già qualcuno della tua nuova squadra?
Personalmente no. Ho visto solo di sfuggita Kovacic, ho scambiato due battute con il Presidente Moratti, che mi domandato subito se mi piaceva l’Inter, e mi ha fatto un’ottima impressione, e via telefono ho chiesto dell’Italia a Alvaro Pereira. “Palito” me ne ha parlato molto bene, spero e credo proprio che sarà così…
Sei preoccupato dal fatto che quest’anno l’Inter non stia disputando, per vari motivi, un grande campionato, e rischi così di non giocare la Champions l’anno prossimo?
Assolutamente no. Possono esserci stagioni meno positive di altre. Ma sono sicuro che dall’anno prossimo l’Inter tornerà dove le spetta. A competere per vincere il campionato.
Immagino che tu conosca già le rivali dei nerazzurri, c'è una squadra in particolare a cui vorresti segnare?
Ti dico che mi piacerebbe segnare nel derby contro il Milan…e poi anche alla Juventus!
Chi sono invece i calciatori che apprezzi di più?
Messi, piace a tutti, ma è normale che sia così. Poi Ibrahimovic e Suarez del Liverpool. In più non posso non nominarti Javier Zanetti: sarebbe stupendo poter diventare negli anni la bandiera dei nerazzurri come ha fatto lui.
E dell’Italia come Paese?
Mi piacciono tantissimo la pasta e la pizza. Devo confessarti che non parlo ancora la vostra lingua, ma studierò per farlo.
Che social network usi?
Uso Facebook. Anzi, colgo l’occasione per smentire di aver scritto su “Twitter” che non mi era piaciuta la partita dell’Inter contro il Bologna. Io uso solo “Facebook”, quindi il Diego Laxalt su “Twitter” è un fake.
Qual è il tuo primo ricordo legato al calcio?
Fin da bambino ho avuto questa passione, volevo a tutti i costi diventare un giocatore professionista. Ho iniziato in una piccola squadra chiamata Santa Catalina, sono stato lì fino ai dieci anni. Ma davvero da piccolo ogni momento era buono per giocare e cercare di migliorarmi.
Sei una persona timida o estroversa?
Sono timido. Però ho una pettinatura particolare. Ho le treccine da quando avevo quindici anni. Un mio amico mi disse che sua figlia le sapeva fare, così ho provato, mi sono piaciute e da allora le porto. Ho pure coinvolto mia madre: ha imparato a farle e ora ci pensa lei ai miei capelli. Ed è per questo look un po’ particolare che mi hanno soprannominato “Valde”, da Valderrama…
Contento di essere arrivato a firmare per l’Inter?
Fin da piccolo il mio obiettivo era quello di giocare in Europa e il mio sogno era proprio quello di vestire la casacca nerazzurra. Vedevo le partite in tv e mi piaceva davvero tanto il modo di giocare dei nerazzurri. Così sono diventato tifoso interista. Alla Playstation sceglievo e gioco tuttora, a maggior ragione, proprio con l’Inter. Così, appena ho saputo della loro offerta, dopo un breve consulto con i miei genitori e il mio agente, non ho avuto dubbi. Su di me c’era pure la Lazio. Ma l’Inter è l’Inter…
Quali sono le tue caratteristiche come calciatore?
Ho sempre giocato come centrocampista. Sono un “volante”, uno a cui piace sia la fase offensiva che quella difensiva. Corro tanto e do sempre il massimo. Penso di assomigliare nel modo di giocare ad Edgar Davids.
Perché allora sei stato accostato a Recoba?
Questo non lo so. Però voglio precisare che io e lui giochiamo in due ruoli completamente diversi. In più io voglio entrare nella storia dell’Inter con il mio di nome e per quello che farò sul campo con la maglia nerazzurra. E non vivere quindi di luce riflessa.
Nonostante la tua giovane età pensi di essere già pronto per la Serie A?
Bè, assolutamente sì. Alla fine è sempre calcio! Sicuramente il campionato italiano è più veloce e più fisico rispetto a quello uruguaiano, però sto vedendo tantissime partite in tv per “studiare” i vostri segreti. Però ripeto, è sempre calcio, e credo nelle mie potenzialità.
Conosci già qualcuno della tua nuova squadra?
Personalmente no. Ho visto solo di sfuggita Kovacic, ho scambiato due battute con il Presidente Moratti, che mi domandato subito se mi piaceva l’Inter, e mi ha fatto un’ottima impressione, e via telefono ho chiesto dell’Italia a Alvaro Pereira. “Palito” me ne ha parlato molto bene, spero e credo proprio che sarà così…
Sei preoccupato dal fatto che quest’anno l’Inter non stia disputando, per vari motivi, un grande campionato, e rischi così di non giocare la Champions l’anno prossimo?
Assolutamente no. Possono esserci stagioni meno positive di altre. Ma sono sicuro che dall’anno prossimo l’Inter tornerà dove le spetta. A competere per vincere il campionato.
Immagino che tu conosca già le rivali dei nerazzurri, c'è una squadra in particolare a cui vorresti segnare?
Ti dico che mi piacerebbe segnare nel derby contro il Milan…e poi anche alla Juventus!
Chi sono invece i calciatori che apprezzi di più?
Messi, piace a tutti, ma è normale che sia così. Poi Ibrahimovic e Suarez del Liverpool. In più non posso non nominarti Javier Zanetti: sarebbe stupendo poter diventare negli anni la bandiera dei nerazzurri come ha fatto lui.
E dell’Italia come Paese?
Mi piacciono tantissimo la pasta e la pizza. Devo confessarti che non parlo ancora la vostra lingua, ma studierò per farlo.
Che social network usi?
Uso Facebook. Anzi, colgo l’occasione per smentire di aver scritto su “Twitter” che non mi era piaciuta la partita dell’Inter contro il Bologna. Io uso solo “Facebook”, quindi il Diego Laxalt su “Twitter” è un fake.