Albertini a CM: 'Milan cantiere aperto. Conte, occhio al mercato allenatori'
UNA SERIE A AVVINCENTE - Iniziamo con uno sguardo al campionato 2015-16, combattuto come mai lo era stato negli ultimi anni: "E' un campionato avvincente. La Juve ha 'lasciato' il vantaggio alle altre per poi cercare di rientrare nel giro Scudetto. Il Napoli sta facendo un bellissimo campionato, ha gestito molto bene l'avvio difficoltoso ed è una delle due squadre accreditate per il titolo. Fra le quali metterei anche la Roma, anche se bisogna vedere come gestirà, soprattuto dal punto di vista ambientale, i postumi della sconfitta con il Barcellona. E naturalmente c'è anche l'Inter, che ha fatto un mercato importante e che ha un allenatore con esperienza".
MILAN, UN CANTIERE APERTO - Capitolo Milan, con uno sguardo al lavoro di Sinisa Mihajlovic e agli aspetti societari: "Il Milan è un cantiere aperto, ma non può permettersi di restare per un altro anno fuori dall'Europa. Mihajlovic? A me piace molto, la società deve essere brava a dargli tempo. Per un allenatore è una cosa fondamentale. Quanto può incidere sul rendimento della squadra l'incertezza circa il futuro assetto societario? Nel calcio tutto è contagioso, dalla negatività alla positività, e quindi anche la confusione".
CONTE, IL MERCATO DEGLI ALLENATORI, LA NAZIONALE, PIRLO - Il conto alla rovescia verso gli Europei del 2016 e il futuro di Antonio Conte, con uno sguardo al prossimo mercato degli allenatori e alla figura di Pirlo, imprescindibile per la Nazionale: "Conte è un grande allenatore, ora ha bisogno del maggior tempo possibile per preparare al meglio l'Europeo, dove la sua mano si vedrà ancor di più. Il suo futuro dopo Francia 2016? La mia idea è che ci sarà molto movimento di panchine fra i grandi allenatori in Europa. Lui è uno di questi, e potrebbe rientrare in questa carovana di cambiamenti. Pirlo? Difficile pensare di non inserirlo fra i 23 che andranno agli Europei".
I GIOVANI TALENTI E LE 'SQUADRE B' - La gestione dei giovani talenti (italiani e non solo) e le 'squadre b': "Dovremmo creare le condizioni per poter riuscire a trattenere i talenti migliori nel nostro campionato. Sono scelte, sono decisioni che uno può prendere o meno. Da noi, c'è troppo divario fra la prima squadra e la Primavera, e tutti quei talenti che hanno fatto il settore giovanile e sui quali i club hanno investito spesso si perdono in quell'ultimo step, nel passaggio fra Primavera e prima squadra. Prima si andava in prestito per poter crescere e poi rientrare alla base, oggi invece si va in prestito per poter ricevere dei contributi e sopravvivere. E' un sistema da ripensare: da altre parti esistono le seconde squadre, che permettono di fare crescere i giovani nel miglior modo possibile".