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    'Ero basso e mi scartarono': Insigne e l'Inter, tra provini non passati e tentazioni future

    'Ero basso e mi scartarono': Insigne e l'Inter, tra provini non passati e tentazioni future

    • Angelo Taglieri
    Inter-Napoli, domani sera, ci dirà qualcosa in più sulla corsa scudetto, sulla stagione della squadra di Simone Inzaghi e sulle certezze acquisite di quella di Luciano Spalletti. In campo, per l'ex di turno, ci sarà Lorenzo Insigne, il capitano partenopeo in scadenza di contratto, al momento lontano dalla firma, che ha uno strano legame col club nerazzurro, tra passato, presente e futuro.

    Il presente è, ovviamente, la sfida di domani sera. Il passato, invece, un provino non superato, come raccontato dallo stesso 24 azzurro qualche tempo fa: "Avevo 11 anni, ero basso e mi scartarono". Le sue rivincite se l'è prese il 10 della Nazionale, passando tra Foggia e Pescara, dove si è fatto le ossa, arrivando sul tetto d'Europa con Immobile e soci la scorsa estate. Nel mezzo, ovviamente, il Napoli, dove da talento è diventato capitano e simbolo. Ma il futuro è tutto da scrivere. 

    Da scrivere ci sarebbe una firma sul contratto, che non arriva, in quanto l'offerta al ribasso del Napoli non convince. Mentre tenta, sullo sfondo, l'Inter. E qui ritorna il club nerazzurro, avversario domani e due di picche in passato, che fiuta l'affare a zero: non dovesse rinnovare, non dovesse cedere alle lusinghe di Toronto Fc che ne vorrebbe fare il nuovo Giovinco, Marotta, la prossima estate, potrebbe e vorrebbe regalarsi Insigne a zero. Come fatto con Calhanoglu la passata stagione, come fatto con De Vrij: un nuovo gioiello per la collezione. E, soprattuto, per Inzaghi. 

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